NextAppennino: investimenti di grandi dimensioni
Sotegno agli investimenti produttivi di rilevante dimensione finanziaria, di importo non inferiore ai 20 mln di euro (7,5 per attività agroalimentari e turistiche) nei territori dei crateri 2009 e 2016, attraverso la sottoscrizione di un Contratto di Sviluppo, ai quali è possibile aggiungere progetti di ricerca e sviluppo.
Al via ai nuovi bandi del Piano nazionale complementare NextAppennino, che mettono a disposizione altri 455 milioni di euro sotto forma di incentivi alle imprese che investono nelle aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016.
NextAppennino è un progetto elaborato per le aree dell’Appennino Centrale interessate dai terremoti del 2009 e del 2016, dalle Strutture di Governo per la Ricostruzione post sisma, insieme alle Regioni e ai Comuni coinvolti.
Si tratta di una opportunità per i 183 Comuni di Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria compresi nei due “crateri” del 2009 e del 2016, i cui territori coprono un’area vastissima nel cuore del Centro Italia, culla di inestimabili beni storici, artistici, culturali e di bellezze naturali straordinarie.
Il bando Investimenti di grande dimensione (misura B1.1) stanzia 80 mln di euro e sostiene gli investimenti produttivi di rilevante dimensione finanziaria, di importo non inferiore ai 20 mln di euro (7,5 per attività agroalimentari e turistiche) nei territori dei crateri 2009 e 2016, attraverso la sottoscrizione di un Contratto di Sviluppo, ai quali è possibile aggiungere progetti di ricerca e sviluppo.
L'intervento è gestito da INVITALIA.
Il programma di sviluppo può essere realizzato da imprese di qualsiasi dimensione, anche ricorrendo allo strumento del Contratto di Rete
Il Contratto di Sviluppo prevede, su iniziative di una o più imprese, la realizzazione di:
- Programmi di sviluppo industriale;
- Programmi di sviluppo per la tutela ambientale;
- Programmi di sviluppo di attività turistiche e culturali.
Il programma di sviluppo deve essere concluso entro 36 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni. L’importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili degli investimenti non deve essere inferiore a 20 milioni di euro, ovvero non meno di 7,5 milioni di euro per attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e per i programmi di sviluppo di attività turistiche.
Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti, del contributo alla spesa e del finanziamento agevolato alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal Regolamento GBER, dal Regolamento “de minimis”, dal Temporary Framework e dal Temporary Crisis Framework,
La presentazione delle domande è consentita a partire dalle ore 10.00 del 15 settembre 2022 fino alle ore 23.59 del 30 settembre 2022.
Fonte: Invitalia