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Fondo Impresa Donna: esauriti i fondi

Disposta la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande relative alle agevolazioni per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili costituite oltre 12 mesi. Si ricorda che lo sportello per l’avvio di nuove imprese femminili o costituite da meno di 12 mesi si è chisuo nel corso del primo giorno di apertura, ovvero il 19 maggio 2022.

Il Fondo Impresa Donna, introdotto dalla Legge di Bilancio rappresenta un intervento cardine dell’azione di governo, inserito tra le priorità del PNRR per raggiungere l'obiettivo di un aumento del 4% dell’occupazione femminile, supportando la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati.

A seguito dell’esaurimento delle risorse disponibili, a partire dall’ 8 giugno 2022 è disposta la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande relativamente alle agevolazioni per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili attive da più di 12 mesi. Si ricorda che lo sportello per l’avvio di nuove imprese femminili o costituite da meno di 12 mesi si è chisuo nel corso del primo giorno di apertura, ovvero il 19 maggio 2022.

La dotazione finanziaria è composta da circa 194 milioni stanziate dalla Legge di Bilancio 2021 e 160 milioni di euro, dal PNRR così detinata:

  • 47 milioni di euro per l’avvio di nuove imprese femminili o costituite da meno di 12 mesi 
  • 146,8 milioni di euro per lo sviluppo di imprese femminili costituite oltre 12 mesi l

Le risorse prevedono una distribuzione mirata paria al:

  • 40% delle risorse PNRR a progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia
  • 60% delle risorse per nuovi interventi (8,2 milioni di euro) a imprese femminili costituite in forma di impresa individuale o di lavoratrice autonoma
  • 25% per cento della dotazione a piccole e medie imprese femminili

Il Fondo si rivolge a 4 categorie di beneficiari:

  • cooperative e società di persone con almeno il 60% di donne socie. Inoltre, è d’obbligo che i legali rappresentanti o amministratori non siano mai stati condannati con sentenza definitiva per reati che costituiscono motivo di esclusione dagli appalti;
  • società di capitale con quote e componenti del CDA per almeno due terzi di donne, sempre con il vincolo dell’assenza di condanne definitive per i reati che comportano esclusione degli appalti pubblici;
  • imprese individuali la cui titolare è una donna e risulti non condannata in via definitiva per reati che costituiscono motivo di esclusione dagli appalti;
  • lavoratrici autonome che presentano l’apertura della Partita IVA entro 60 giorni dalla comunicazione positiva della valutazione della domanda.
  • persone fisiche che intendono avviare l’attività purché, entro 60 giorni dalla comunicazione positiva della valutazione della domanda, trasmettano documentazione sull’avvenuta costituzione.

Ai fini dell'ammissibilità dovranno essere rispettati i seguenti requisiti:

  • avere una sede legale e/o operativa su tutto il territorio nazionale o la disponibilità di questa;
  • essere costituite da meno di 12 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • essere regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • aver restituito agevolazioni godute per le quali è stato disposto dal Ministero un ordine di recupero.

Le lavoratrici autonome devono essere in possesso unicamente della partita I.V.A., aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, fatti salvi l’avvenuta iscrizione all’ordine professionale di riferimento, ove necessaria per l’esercizio dell’attività professionale interessata, nonché il possesso degli ulteriori requisiti.

Le attività che potranno essere finanziate sono:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
  • fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
  • commercio e turismo.

Le iniziative devono, inoltre:

  • essere realizzate entro ventiquattro mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni;
  • prevedere spese ammissibili non superiori a 250.000,00 euro al netto d’IVA per i programmi di investimento che prevedono la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile, ovvero non superiori a 400.000 euro al netto d’IVA per i programmi di investimento volti allo sviluppo e al consolidamento di imprese femminili.

Saranno finanziati i seguenti programmi di investimento le seguenti voci:

  • immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa,
  • a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata;
  • immobilizzazioni immateriali, necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata
  • servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
  • personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell’iniziativa agevolata;
  • esigenze di capitale circolante nel limite del 20 per cento delle spese complessivamente ritenute ammissibili, coerenti con l’iniziativa e per il pagamento di:
    • materie prime, sussidiarie, materiali di consumo;
    • servizi di carattere ordinario, strettamente necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
    • godimento di beni di terzi, inclusi spese di noleggio, canoni di leasing;
    • oneri di garanzia.

Per realizzare le iniziative si hanno a disposizione 24 mesi di tempo dalla data di concessione delle agevolazioni.

L'intervento del Fondo Impresa Donna si diffenzia nel caso di nuove imprese e imprese già esistenti, vediamo le condizioni e le agevolazioni riservate:

  • alle nuove imprese saranno erogati contributi a fondo perduto in base ai seguenti criteri:
    • spese ammissibili di importo sino a 100.000 euro il contributo verrà concesso nella misura dell'80% e 90% per le donne in stato di disoccupazione che avviano una impresa individuale o un’attività di lavoro autonomo, fino a un importo massimo di 50.000 euro.
    • spese ammissibili di importo superiore ai 100.000 euro e fino a 250.000 euro il contributo verrà concesso nella misura del 50%.
  • alle imprese già esistenti, costituite da almeno un anno e massimo 3 anni, è previsto:
    • un contributo a fondo perduto al 50% e il restante 50% sarà corrisposto attraverso un finanziamento agevolato a tasso zero della durata di 8 anni. Le spese ammissibili che verranno coperte corrisponderanno non oltre all'80%. Il tetto massimo è di 400.000 euro.
  • alle imprese esistenti da tre anni e più è prevista la concessione di un:
    • finanziamento agevolato a tasso zero della durata di 8 anni per le spese di investimento
    • contributo a fondo perduto sulle spese di capitale circolante

Attraverso il Fondo Impresa Donna potranno essere concessi contributi a fondo perduto e in parte in finanziamenti agevolati con le seguenti caratteristiche:

  • con una durata massima di otto anni;
  • a tasso zero;
  • rimborsabili, dopo dodici mesi a decorrere dall’erogazione dell’ultima quota dell’agevolazione, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali costanti posticipate, scadenti il 31 maggio e il 30 novembre di ogni anno;
  • non assistiti da forme di garanzia.
Tipologia di impresa femminile Contributi a fondo perduto Finanziamento agevolato Copertura delle spese Limite delle esigenze di capitale circolante
Costituita da almeno 12 mesi a non più di 36 mesi 50% 50% 80% 20%
Costituita da oltre 36 mesi 50% 50% 80% 25%
Alle beneficiarie spettano anche servizi di assistenza tecnico-gestionale per un valore massimo di 5.000 euro.

 

Le domande andranno presentate online attraverso la piattaforma di Invitalia e poi valutate secondo l’ordine di presentazione e seguendo specifici criteri. Invitalia infatti, esaminerà il progetto imprenditoriale, le potenzialità del mercato di riferimento e sarà data una premialità alle iniziative ad alta tecnologia. Esaurite le risorse, le agevolazioni saranno concesse in misura parziale rispetto all’importo ammissibile.

 

Fonte: Avviso 7 giugno 2022, Avviso 19 maggio 2022, Decreto 30 marzo 2022, Decreto 30 settembre 2021, Legge 30 dicembre 2020, n. 178, G.U.R.I. 30 dicembre 2020, n. 322, s. 46

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