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Pneumatici, Goodyear cede a Yokohama il comparto OTR per più di 900 milioni

L'estate porta in dote una grossa novità nell'industria degli pneumatici per automotive. Due dei maggiori produttori di gomme a livello internazionale, infatti, hanno concluso un accordo milionario.

In una nota stampa dello scorso 22 luglio, infatti, la Goodyear Tyre & Rubber ha annunciato di aver ceduto a Yokohama Rubber Company Limited le attività del ramo OTR (acronimo di off the road).

I termini dell'accordo

Come si legge nel comunicato diramato dal sito ufficiale di Goodyear, le parti hanno chiuso l'accordo "per 905 milioni di dollari in cash. La transazione segue una revisione strategica, annunciata in precedenza, del comparto OTR in relazione con il piano di transizione Goodyear Forward". Il ramo off-road di Goodyear rifornisce clienti in tutto il mondo, in particolare quelli impegnati in attività quali l'estrazione mineraria (sia di superficie che nel sottosuolo) e nella cave, oltre che nelle costruzioni e nelle aree portuali.

"La vendita del comparto OTR" - ha evidenziato Mark Steward, CEO e presidente di Goodyear - "rappresenta una importante pietra miliare nella messa in atto del nostro piano di transizione Goodyear Forward. Siamo grati ai nostri colleghi dell'OTR, che hanno reso possibile il successo del comparto; noi siamo impegnati a lavorare a stretto contatto con Yokohama per garantire una transizione senza problemi sia ai clienti che agli associati".

Goodyear fa sapere che manterrà "il prorpio business di fornitura OTR per gli pneumatici destinati all'esercito USA e alle applicazioni difensive. In conseguenza di un Product Supply Agreement da introdursi con Yokohama, in rapporto con la chiusura della transazione, Goodyear produrrà alcuni pneumatici off road per Yokohama, in alcuni dei propri impianti di produzione per un periodo iniziale di massimo cinque anni successivi al closing della transazione".

L'accordo, fa sapere l'azienda statunitense, è soggetta all'approvazione degli enti regolatori, nonché ad ulteriori condizioni e consultazioni consuetudinarie per il closing; la definizione dell'operazione in via definitiva è attesa per i primi mesi del prossimo anno. Goodyear, sottolinea la nota stampa, "intende utilizzare i profitti della transazione per ridurre il leverage e finanziare iniziative connesse al piano di trasformazione Goodyear Forward". Nell'ambito delle operazioni che coinvolgono le parti in causa, il ruolo di advisor finanziario è stato assegnato alla Evercore, in via esclusiva, mentre la parte legale è stata affidata allo studio Sullivan & Cromwell.

Cos'è il 'Goodyear Forward'

Annunciato ufficialmente a novembre del 2023, il "Goodyear Forward transformation plan" è un'iniziativa ad ampio raggio intrapresa dalla Goodyear con l'obiettivo di "ottimizzare il proprio portfolio, raggiungere margini significativi di crescita e ridurre la leva finanziaria per creare valore sostenibile e sostanziale a favore degli azionisti".

Più in generale, l'azienda statunitense punta a consolidare la propria posizione nell'ambito del comparto degli pneumatici per automotivo, attraverso una ulteriore crescita sui mercati internazionali. Il marchio Goodyear ha una lunga storia alle spalle; fondata nel 1898, rappresenta il terzo produttore al mondo di pneumatici, nonché uno dei principali riferimenti a livello globale. L'azienda, infatti, può contare su di una rete distributiva capillare, presente in America, in Asia e in Europa, nonché in Africa e nel Medio Oriente; naturalmente, nel corso del tempo, attraverso la diversificazione dei canali di vendita, Goodyear ha implementato una significativa presenza online, sia diretta che indiretta.

L'intero catalogo del marchio, infatti, è disponibile anche presso rivenditori online specializzati come Euroimport Pneumatici, che consentono agli utenti di sondare il mercato, tenendosi aggiornati sui prezzi al dettaglio e sui nuovi prodotti disponibili. Gli shop online rappresentano la nuova frontiera dell'industria degli pneumatici, dal momento che non si pongono soltanto come punti di retail virtuale ma possono integrarsi in maniera piuttosto profonda con i canali tradizionali, favorendo quindi lo sviluppo commerciale di tutto il segmento.

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