Sviluppo rurale post 2020: politica agricola comune
Norme più semplici e un approccio più flessibile garantiranno che la politica agricola comune (PAC) porti a risultati concreti nel sostenere gli agricoltori e guidi lo sviluppo sostenibile dell'agricoltura dell'UE.
Sono queste le idee cardine della comunicazione adottata oggi dalla Commissione europea su “Il futuro dell'alimentazione e dell'agricoltura”, che delinea come garantire che la più vecchia politica comune dell'UE continui ad essere adeguata alle esigenze future. L'iniziativa faro sarà permettere agli Stati membri di assumersi maggiori responsabilità nella scelta di come e dove investire i loro fondi della PAC, al fine di raggiungere gli ambiziosi obiettivi comuni in materia di ambiente, cambiamenti climatici e sostenibilità. Jyrki Katainen, vicepresidente responsabile per l'Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, ha dichiarato: “La politica agricola comune ci accompagna dal 1962. Pur assicurandoci che continui a produrre, ad esempio, alimenti salutari e gustosi per i consumatori e a creare occupazione e crescita nelle aree rurali, la PAC deve anche evolversi insieme alle altre politiche. La nostra proposta, a partire dai risultati di ampie consultazioni con le parti interessate, costituisce un passo importante verso la modernizzazione e la semplificazione della PAC. Il nuovo modello di erogazione introdotto dalla Commissione garantirà una maggior sussidiarietà agli Stati membri e li invita