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Simona Russo: è il pensiero che conta

Mi sono chiesta quanto si fosse realmente investito e quanto, dietro le cifre di cui si riempiono la bocca i politici di turno e i numeri di telefono tanto pubblicizzati con immagini rassicuranti, ci fossero realmente operatori formati e attenti, strutture adeguate, aiuti psicoterapici finanziati per soccorrere le famiglie, compresi gli uomini.

Una collega da me stimatissima ha deciso di fare la spesa e di pagare le bollette della Casa di accoglienza per donne e figli che sfuggono alla violenza perché da mesi non arrivano finanziamenti: "Ci sono ma non arrivano, e io che devo fare Simò?".

Una professoressa è disperata perché ama i propri alunni e loro amano lei, e le raccontano i loro terribili segreti: “Mio padre ci ammazza di botte, ci minaccia e quando esce ci chiude dentro casa a chiave, solo io ho il permesso di venire a scuola ma siamo terrorizzate”.

Proviamo cosi ad attivarci in tutti i modi. Cerchiamo di capire quale potrebbe essere la strategia migliore perché dopo la denuncia non possono tornare a casa. Sembra che le leggi ci siano in teoria, ma in pratica? Madre e figlia decidono di fidarsi preparano una valigia e scappano appena possibile recandosi al centro anti violenza con il quale avevamo preso appuntamento. Madre e figlia terrorizzate ma armate di tutto il loro coraggio raccontano la loro storia all’assistente sociale. Quello che ricevono è un secondo appuntamento tra un paio di settimane: “Nel frattempo provate a fare pace”.

Una bella donna di 50 anni sposata da trenta con un generale in pensione di 80. Non riesce a dormire la notte. Lui la violenta psicologicamente e l’ha anche percossa più di una volta. Durante un forte litigio decide di chiamare i carabinieri che arrivano e vedono la bella donna e l’anziano signore. Non le credono e se ne vanno: “Lei non ha nessun livido.”

Potrei continuare la lista piena di rabbia e frustrazione e soprattutto un senso di grande impotenza.

Momenti di paura vissuti insieme a loro. Momenti in cui mi sono chiesta quanto si fosse realmente investito e quanto, dietro le cifre di cui si riempiono la bocca i politici di turno e i numeri di telefono tanto pubblicizzati con immagini rassicuranti, ci fossero realmente operatori formati e attenti, strutture adeguate, aiuti psicoterapici finanziati per soccorrere le famiglie, compresi gli uomini.

Si perché spesso la storia del carnefice e la vittima è molto più complessa di cosi e necessita di un'attenzione profonda e di pensieri e spazi fisici e mentali adeguati per la prevenzione, la comprensione e l’intervento. Si possono investire miliardi, ma se gli operatori non sono formati e le bollette non si pagano si rimane comunque nel buio.

 

Simona Russo

Psicoterapeuta Gruppoanalista

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