Più Impresa: Imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura
Estensione alle donne, senza limiti di età. Mutui a tasso zero e contributi a fondo perduto per finanziare l'ampliamento di un'azienda esistente oppure avviare un progetto di start up nel quadro di un'operazione di ricambio generazionale.
Con l'obiettivo di favorire l'imprenditoria femminile in agricoltura, il decreto Sostegni-BIS, appena convertito in legge, estende alle donne, senza limiti di età, le agevolazioni previste per i giovani imprenditori agricoli, con la misura Più Impresa.
Le agevolazioni, che consistono in un contributo a fondo perduto fino al 35% delle spese ammissibili e in un mutuo a tasso zero per la restante parte, nei limiti del 60% dell'investimento sono ora applicabili alle imprenditrici e alle imprese a totale o prevalente partecipazione femminile.
La misura denominata Più impresa finanzia investimenti fino a 1.500.000 euro per lo sviluppo o il consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo.
Grazie al decreto Semplificazioni è possibile anche per i giovani imprenditori agricoli del Centro e del Nord Italia, affiancare al mutuo a tasso zero il contributo a fondo perduto per finanziare l'ampliamento di un'azienda esistente oppure avviare un progetto di start up nel quadro di un'operazione di ricambio generazionale.
Di seguito si riportano i contenuti della Misura Più impresa, con l'indicazione dei soggetti e dei progetti ammissibili, dei finanziamenti concedibili e delle condizioni per ottenerli:
Soggetti beneficiari e requisiti soggettivi | Possono accedere alle agevolazioni le micro, piccole e medie imprese agricole organizzate sotto forma di ditta individuale o di società, composte da
|
Interventi ammissibili | Le agevolazioni possono essere richieste per progetti di sviluppo o consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo. Gli investimenti devono essere realizzati sui terreni indicati nel progetto e perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi:
In particolare sono finanziabili:
Le spese effettuate devono essere rendicontate per Stato Avanzamento Lavori (nel numero massimo di 5) al fine di ottenere l'erogazione delle corrispondenti quote di agevolazioni. |
Interventi NON ammissibili | Non sono finanziabili:
|
Agevolazioni concedibili | Le agevolazioni consistono in un contributo a fondo perduto fino al 35% delle spese ammissibili e in un mutuo a tasso zero per la restante parte, nei limiti del 60% dell'investimento. La durata massima è stabilita in 15 anni con un periodo di preammortamento di massimo 30 mesi. Per le attività di agriturismo e le altre attività di diversificazione del reddito agricolo saranno concesse agevolazioni in regime de minimis nel limite massimo di euro 200.000. |
Garanzie | L'impresa beneficiaria deve fornire garanzie di valore pari al 100% del mutuo agevolato concesso, anche acquisibili nell'ambito degli investimenti da realizzare, per una durata almeno pari a quella del mutuo agevolato concesso dall'ISMEA. Sono ammissibili:
|
Mezzi propri | La beneficiaria deve apportare proprie risorse finanziarie, pari almeno al 25% delle spese di investimento ammissibili, ovvero al 5 per cento per gli investimenti per i quali è concesso anche un contributo a fondo perduto, e comunque fino a concorrenza degli importi necessari alla copertura del fabbisogno finanziario generato dal piano di investimenti, aumentato dell’IVA connessa agli acquisti oggetto dell’investimento. |
Le domande possono essere trasmesse attraverso il portale "Più Impresa".
Fonte: Decreto 28 febbraio 2018, Decreto 18 gennaio 2016