Approvata la Legge "Lombardia è Ricerca e Innovazione"
Si tratta di un testo snello, composto di soli 8 articoli che concretamente incidono abbattendo burocrazie ridondanti e garantendo una tempistica certificata. Elemento importante è il “matching” fra Impresa, che necessita di una spinta innovativa, Università e Ricerca che, insieme, possono fornire know how e capitale umano indispensabili per vincere la scommessa sul lavoro.
Per tale motivo Regione Lombardia contribuirà a sostenere la spesa per i ricercatori che entreranno in azienda in accordo con gli Atenei per realizzare specifici progetti innovativi o, viceversa, sosterrà i costi di una formazione in Università per quel personale che le aziende intendono far crescere. Anche per questo motivo la legge si dispone a costruire una rete, forte e proficua, di collaborazione tra Università e Imprese e si adopera ad imprimere una accelerazione nell’uso concreto e condiviso degli Open Data, nella misura di un miliardo di dati, di cui la Regione Lombardia attualmente dispone. “Lombardia è Ricerca” valorizza, in modo sussidiario, un patrimonio che genera 7 miliardi l’anno di investimenti pubblici e privati in Ricerca e Innovazione. Nella sola Lombardia sono nate 1.369 Start Up Innovative, pari a 1/5 del totale nazionale, e sono stati registrati, nell’ultimo decennio 191.000 brevetti. Un patrimonio unico di umanità e conoscenza. Un modo concreto per valorizzare un patrimonio di conoscenze che altrimenti fuggirebbe all’estero. Questo percorso sta già dando i buoni frutti con gli Accordi di ricerca, strumento avviato, in via sperimentale, nei mesi scorsi. Le Novità della