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Comunitario • Italia, Europa

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SURE: strumento contro il rischio di disoccupazione a seguito del Covid-19

Il 19 maggio il Consiglio dell’UE ha definitivamente adottato SURE, lo strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione a seguito della pandemia. I prestiti aiuteranno i Paesi dell’Unione a salvaguardare i posti di lavoro, contribuendo così a tutelare tutti i lavoratori dal rischio di disoccupazione e perdita di reddito in conseguenza dell’attuale pandemia di coronavirus.

SURE fornirà agli Stati membri fino a 100 miliardi di euro di prestiti a condizioni favorevoli per salvaguardare i posti di lavoro. Consentirà infatti ai Paesi di chiedere il sostegno finanziario dell'UE per affrontare gli aumenti repentini e consistenti della spesa pubblica nazionale, a partire dal 1º febbraio 2020, connessi a regimi di riduzione dell'orario di lavoro e misure analoghe, anche per i lavoratori autonomi, in risposta alla crisi, contribuendo così a tutelare tutti i lavoratori dal rischio di disoccupazione e perdita di reddito a causa dell’impatto del Coronavirus sull’economia. Per fornire agli Stati membri assistenza finanziaria a condizioni favorevoli, la Commissione europea raccoglierà fondi sui mercati internazionali dei capitali per conto dell'UE. I prestiti concessi a titolo di SURE saranno sostenuti dal bilancio dell'UE e da garanzie fornite dagli Stati membri in funzione della loro quota nell'RNL dell'Unione. L'importo totale delle garanzie sarà di 25 miliardi di euro. Pur essendo a disposizione di tutti gli Stati membri, SURE rappresenterà una rete di sicurezza particolarmente importante per i lavoratori delle economie più colpite. Formalmente, l'assistenza finanziaria

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