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Liquidità, rapidità, concretezza: le parole d’ordine di Unioncamere

Abbiamo avuto ospite di Ok Italia Parliamone Sandro Pettinato, vice segretario generale e responsabile area servizi per la finanza e il sostegno alle imprese di Unioncamere, che ai nostri microfoni ha evidenziato come il sistema camerale sta aiutando le imprese in questo momento di crisi. Contributi e aiuti messi a disposizione delle PMI, voucher per incentivare il turismo e supporto alle imprese che operano all'estero.

Sulla pagina di OK Italia Parliamone il nostro Direttore di Finanziamenti News ha intervistato Sandro Pettinato, vice segretario generale e responsabile area servizi per la finanza e il sostegno alle imprese di Unioncamere che ci ha illustrato i primi interventi che le camere di commercio stanno mettendo in piedi per aiutare le imprese in questa difficile crisi legata all’emergenza epidemia covid-19.

Sandro Pettinato ci ha anticipato che le camere di commercio si stanno muovendo, con rapidità e velocità, su tre importanti linee di lavoro:

"La prima linea è fornire un supporto per la liquidità delle imprese, con grande attenzione anche alle piccole e alle micro imprese, che non potranno resistere per molto tempo alle difficoltà di diretta conseguenza di questa crisi legata alla pandemia. Questo perché le difficoltà legate ai flussi delle risorse che non arrivano dai ricavi genereranno sicuramente problemi di liquidità.

Il secondo aspetto è fornire l’adeguato supporto alle imprese che chiedono di poter capire come riprendere l’attività, come poter operare, come potersi rimettere in carreggiata, a partire da quelle impegnate nell’internazionalizzazione. In particolare per questo aspetto stiamo dando un valido aiuto per quanto concerne la predisposizione di tutta la documentazione necessaria per operare con l’estero. Le Camere di Commercio hanno messo in piedi una dichiarazione da rilasciare alle imprese che ne hanno bisogno per operare.

Terzo aspetto importante su cui ci stiamo muovendo è quello del turismo, stiamo cercando di introdurre elementi quali voucher, piuttosto che detrazioni fiscali per incentivare le vacanze in Italia.

Non c’è dubbio alcuno nell’affermare che il problema della liquidità è quello che ha priorità su tutti gli altri."

Nell'intervista Massimo Maria Amorosini ha posto l'accento su alcune misure messe in campo dal Governo e a come si rafforzano grazie alla sinergia con l'intervento delle Camere di Commercio. Un esempio tra tutte è stata l'iniziativa di Cosenza con il bando Ripartiamo Insieme, che ha previsto la concessione di un contributo a fondo perduto per coprire gli interessi derivanti dall’accensione dei prestiti, sia pure con alcuni paletti previsti. 

Sandro Pettinato ha confermato che grazie all'intervento delle Camere di Commercio si chiude il cerchio, in quanto lo Stato ha messo 7 miliardi di euro sul Fondo Centrale di Garanzia e Sace, ma mancava un pezzo che riguarda la copertura di quei costi che sono dovuti alle banche per gli interessi praticati e per i costi vivi del finanziamento.

Unioncamere ha deciso, in accordo con tutte le Camere di commercio, di intervenire proprio qui, concentrandosi su queste coperture di costi. Saranno concessi contributi a fondo perduto per coprire il costo degli interessi più le spese accessorie.

"Non bisogna perdere tempo nell’erogazione degli aiuti alle imprese, perché ogni giorno che passa è un giorno di difficoltà per le imprese, per i dipendenti, per i fornitori, per tutta la filiera. Anche perché corriamo il rischio dell’avverarsi di ulteriori situazioni di crisi che potrebbero portare anche all’insolvenza nel corso dei prossimi anni e che ovviamente generano un effetto domino, effetto negativo non soltanto per tutta la filiera ma anche perché c’è il rischio che si possano infiltrare in queste aziende, una volta sane ma adesso in difficoltà, iniezioni di capitali di provenienza dubbia. Con la magistratura, le forze dell’ordine e tutte le strutture dello Stato stiamo monitorando costantemente affinché questo rischio non si trasformi in realtà."

 

Proseguendo con l'intervista Massimo Maria Amorosini chiede a Sandro Pettinato se gli strumenti messi in campo dal governo per aiutare le imprese, siano validi anche per le startup?

"Sicuramente si, i finanziamenti fino a 25 mila euro non hanno bisogno di alcuna valutazione del merito del credito, quindi anche per le startup basterà recarsi presso la banca e richiedere il finanziamento. Anche per i finanziamenti fino a 800mila euro sono previste misure più snelle di istruttoria. Le procedure teoricamente prevedono tempi molto celeri, anche perché qui parliamo di operazioni che prevedono la garanzia dello stato al 100 per cento o per importi più importanti al 90 per cento dello Stato a cui si può aggiungere l’ulteriore garanzia del 10 per cento di un confidi, siamo di fronte quindi a un rischio 0 per le banche.

Abbiamo già avuto oltre trenta camere di commercio che in questi giorni hanno deliberato contributi a fondo perduto per coprire i costi degli interessi legati all’accensione di questi finanziamenti concessi a partire dal 1 gennaio 2020. Sono importi piccoli, di cinquemila, diecimila, quindicimila euro ad operazione, ma sono importi che hanno coperto quei costi che nessuno copriva.

Stiamo facendo un lavoro operoso, spesso invisibile, che ha una finalità importantissima, far ripartire subito le aziende, e parliamo di qualche milione di imprese."

In conclusione dell'intervista viene chiesto quali iniziative per il medio e lungo termine per affrontare la crisi saranno messe in campo dalle camere di commercio?

"Sicuramente una è quella di immettere subito un circuito finanziario per sostenere i progetti meritevoli, stiamo lavorando ad una forma di crownfunding, una forma di finanziamento attraverso i portali, dove i soggetti investitori mettono risorse su progetti meritevoli, permettendo alle aziende con idee interessanti di ricevere un incentivo per ripartire. L’azienda che ha una idea intelligente, ma non ha capitali, va aiutata

Altro aspetto sarà quello di arrivare, così come era previsto anche dal codice della crisi di impresa, a individuare per tempo le predifficoltà, ma non per punirle, bensì per aiutarle a ricomporre il debito. Dobbiamo aiutare queste imprese individuando per tempo, con degli indicatori realistici di prospettiva di crisi, gli strumenti utili per rifinanziarsi e, se l’azienda è sana,  per tornare sul mercato, evitando cosi che si arrivi a procedure concorsuali che portino a casi di crisi vera e di insolvenza."

Vi consigliamo l'ascolto e la visione di questa intervista perchè al di là di tutte le ulteriori misure che potrebbero essere messe in campo Unioncamere è un interlocutore attento ed efficace.

 

 

 

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