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Alessio Virgili: l'Italia il prossimo 26 aprile può e deve riaprire

Con un piano vaccinale che sembra finalmente a regime, è il momento per il Paese di assumersi quel "rischio calcolato" di cui ha parlato il Premier.

Credo che la sfida principale di questo governo, oramai non più procrastinabile, sia proprio quello di trovare un equilibrio tra salute e lavoro.

Né lo stato né le imprese potrebbero resistere altri mesi  contando sui di ristori, o sostegni, che comunque si chiamino, sono stati nella maggior parte dei casi veramente irrisori.

Inoltre, anche dal punto di vista sociale, il Paese ha estremo bisogno di reagire e ripartire altrimenti ci vorranno anni per ripartire con quella forza, quella “vis” tipica degli italiani che si sta ormai perdendo. 

Tuttavia, e il mio ragionamento è quello di un imprenditore fermo da più di un anno, non voglio mai più vedere buttati al vento i sacrifici fatti finora con l’incubo della zona rossa che scatenerà, con certezza, un problema  oltre che economico anche sociale e a quel punto non più affrontabile con pianificazione e sguardo al futuro. 

Per questo le regole dovranno restare ferree, i controlli mai approssimativi, e le normative dovranno seguire un filo logico con divieti che abbiano un fondamento scientifico. 

Dobbiamo essere consapevoli che anche questa sarà un estate di sacrifici e guadagni ridotti. Non guardate alle statistiche illusorie di prenotazioni facili con la flessibilità dovuta al consumatore in questi tempi di incertezza, ma gravosa per chi è dalla parte dell’offerta.  Lo Stato dal canto suo dovrà permettere a tutti di lavorare e vivere in sicurezza, facendo rispettare le regole e punendo severamente chi non vi si adegua.

Sarebbe poi auspicabile una pari flessibilità a livello istituzionale invece per quanto riguarda gli aspetti burocratici: permessi, concessioni per gli spazi all’aperto dovrebbero essere concessi con facilità e senza costi.

Anche quest’anno  ci sarà un turismo di prossimità, per attrarre turisti stranieri  che sono per noi importantissimi dobbiamo dare al mondo messaggi certi  su paradigmi di sicurezza, libertà di spostamento. In tutto questo il green pass europeo sarebbe certamente d’aiuto. 

Occupandomi di turismo LGBTQ ho creato per l’Associazione Italiana Turismo Gay e Lesbian uno standard validato a livello internazionale da RINA, proprio per entrare in questo  tipo schema, per dare la certezza della sicurezza nell’accoglienza turistica.  

 

Alessio Virgili 

Ceo Sonders&Beach Group 

Presidente AITGL 

 

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