Giovani e donne, disoccupazione in crescita
Dall'OCSE fotografia nera per l'Italia che, in controtendenza rispetto ad altri Paesi, continua crescita disoccupazione.
Il prossimo che dirà con faccia rassicurante "ce la faremo" dovrà spiegare chi ce la farà. Ma soprattutto dovrà spiegarlo e motivarlo ai tanti giovani che da questa pandemia escono, o meglio usciranno, sfiduciati in merito al loro futuro. Se solo pensiamo a quanti tra loro si sono laureati in questo momento difficile e hanno difficoltà finanche a trovare una opportunità di stage, capiamo quanto la sfiducia possa prendere il sopravvento.
L'OCSE, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, ha reso pubblici i dati sulla disoccupazione, aggiornati a marzo, nei paesi dell'Area e il tasso medio è del 13,3%. Il dato che più allarma per il nostro Paese è relativo alla disoccupazione giovanile, che in Italia torna a crescere a marzo, assestandosi al 33% rispetto al 31,9% di febbraio, e ci porta in vetta alla classifica negativa tra i paesi Ocse subito dopo la Spagna. Spagna dove però si è registrato un inversione di tendenza per il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni, pari al 37,7% ed in calo di oltre un punto dal 38,8% registrato a febbraio.
Ma anche alle donne si dovrebbe spiegare come "ce la faremo", visto che il tasso di disoccupazione femminile in Italia è in controtendenza rispetto a quanto avviene nella maggioranza dei paesi Ocse. La percentuale di donne disoccupate nel nostro Paese passa all'11,4% rispetto all'11,3% di febbraio, mentre come detto nei paesi Ocse assistiamo ad un calo medio dal 6,8% al 6,6%.
A poco sono serviti quindi il blocco dei licenziamenti messi in campo per affrontare l'emergenza epidemiologica, podio negativo anche qui per l'Italia subito dopo la Colombia (18,3% rispetto a 19% di febbraio) e la Spagna (17,4% rispetto al 17,6% di febbraio).
Pensiamo prima di usare "frasi fatte".
Massimo Maria Amorosini
Direttore Responsabile Economia News