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Franco Colombo: Il futuro è adesso

Riformare il Paese non è solo un'opzione ma è una necessità. Ora è il momento di farlo.

Ci sono dei passaggi storici in cui si avverte l’unicità del momento, si tratta di veri e propri passaggi epocali, dove si fa un gradino e si cambia la scala con la quale ci si parametra. Oggi siamo di fronte a un uno di questi momenti e, pur non piacendomi usare termini come “ora o mai più”, è evidente come  sarà difficile avere un'altra opportunità del genere.

È  ora di cambiare passo, di cambiare mentalità, di cambiare il modo con il quale in maniera pigra, leziosa e a volte indolente siamo andati avanti in questo Paese per troppi anni. Troppi anni a pensare che eravamo comunque bravi che avevamo la “cultura d'impresa”, che avevamo un tessuto di piccole, a volte micro, imprese capaci di superare i limiti della dimensione per competere in tutto il mondo ad “armi pari”.

Ora tutte queste cose non è che non sono diventate vere o sono scomparse, ma sono una condizione non più sufficiente per rimanere agganciati a un'evoluzione, un'innovazione, un cambiamento che richiede altro. Richiede metodo, richiede applicazione, non basta il “genio e sregolatezza” ma regole chiare e precise. E quì la prima riforma dalla quale discendono tutte le altre, quella della semplificazione di leggi e norme. Semplificare non per “banalizzare” ma per agevolare la comprensione dei pochi vincoli che debbono essere tanto chiari quanto inderogabili. 

Ordine, ma non un ordine lontano dalle esigenze del quotidiano, ma un ordine il più possibile pratico e naturale che renda tutto più fluido, più facile e meno complicato, meno complesso.

Se fare un’impresa di successo in Italia permette di poter affrontare la stessa sfida più facilmente in tutto il mondo, adesso è il momento di confutare questa tesi, di invertire questa rotta, perché se chi ci governa non lo fa vorrebbe dire che continuiamo a sbagliare non dando un futuro alle nuove generazioni, non  un futuro ai cinquantenni che oggi sono la fascia del maggior disagio sociale, un futuro a questa Nazione che non può più permettersi di essere cialtrona ne pressapochista.

Dobbiamo darci un orizzonte, una direzione, un progetto

Ecco il PNRR non risolve tutti i problemi ed il solo pensarlo sarebbe sciocco. Ci dà però una risposta programmatica, un orizzonte, ci dà qualcosa su cui lavorare per il quale avere una Visione più a lungo termine e questo è un aspetto importante. Ma non sarà sufficiente se non saremo in grado di cambiare in primis come Comunità.

Come cittadini spesso noi chiediamo alla politica quello che non siamo disposti ad accettare personalmente, e se continueremo a essere egoisti, individualisti all'estremo, al grido di “mors tua vita mea” tutto questo avrà poco senso e scarso risultato.

La vera riforma è quella di agevolare un profondo cambiamento culturale e della modalità di pensiero di noi cittadini, investendo in riforma della scuola e dell’università, luoghi dove diventi possibile imparare finalmente a definire la parola IO all'interno della parola NOI perchè al di là della giusta ambizione individuale al successo se manca la visione d’insieme manca tutto e senza “insieme” oggi siamo solo navi alla deriva.

 

Franco Colombo

Presidente FILASC

 

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