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Investimenti sostenibili 4.0: esaurite le risorse

Dal 1° febbraio 2023 è disposta la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande relative alle agevolazioni Investimenti sostenibili 4.0 anche per il centro nord.   

Esaurite le risorse allocate sulla misura Investimenti sostenibili 4.0 volta a favorire la realizzazione di investimenti innovativi e sostenibili proposti da micro, piccole e medie imprese, al fine di superare la contrazione indotta dalla crisi pandemica e di orientare la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile del sistema imprenditoriale, quali la trasformazione tecnologica e digitale dell'impresa, la transizione del tessuto economico verso il paradigma dell'economia circolare e l'efficienza energetica nei processi produttivi. 

Con decreto direttoriale 25 gennaio 2023 è stata disposta dal 1° febbraio 2023 la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di agevolazione per le aree del Centro-Nord. Con decreto direttoriale 18 maggio 2022 è stato disposto, a seguito dell’avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie, la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di agevolazione per le aree del Mezzogiorno. 

Le risorse circa 678 milioni di euro sono così ripartite:

  • a)  € 250.207.123,57 per le Regioni del centro-nord (Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d'Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento)
  • b)  € 427.668.396,00 per le Regioni del mezzogiorno (Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna)

Una quota del 25% delle risorse complessive è riservata ai programmi proposti dalle micro e piccole imprese.

La misura prevede la concessione e l’erogazione di agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti da PMI conformi ai vigenti principi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico, coerente con il piano Transizione 4.0, con priorità per quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione europea e per quelli volti, in particolare, a:

  • favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare;
  • migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.

I programmi di investimento devono:

  • in ogni caso, essere finalizzati allo svolgimento delle seguenti attività economiche (specificate nell'allegato n. 4):
    • a) attività manifatturiere;
    • b) attività di servizi alle imprese.
  • prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0 riportate nell’allegato 1. L’ammontare delle spese riconducibili alle predette tecnologie deve, in particolare, risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma;
  • essere diretti all’ampliamento della capacità, alla diversificazione della produzione funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva;
  • essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nel territorio nazionale e nella disponibilità dell’impresa alla data di presentazione della domanda di agevolazione, fatta eccezione per i programmi diretti alla realizzazione di una nuova unità produttiva, nonché per i programmi realizzati da imprese non residenti nel territorio italiano, per i quali l’impresa interessata deve dimostrare la predetta disponibilità alla data di presentazione della prima richiesta di erogazione delle agevolazioni, a pena di revoca delle agevolazioni;
  • rispettare le seguenti soglie di importo delle spese ammissibili, fermo restando che i programmi di investimento possono prevedere spese di importo complessivamente superiore alle predette soglie e che, in tale evenienza, la parte eccedente non è oggetto delle agevolazioni
    • nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle zone A (Regioni Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna), spese ammissibili non inferiori complessivamente a euro 500.000,00 e non superiori a euro 3.000.000,00 e, comunque, all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato;
    • nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle zone diverse dalle zone A (Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d'Aosta e Veneto), spese ammissibili non inferiori complessivamente a euro 1.000.000,00

Sono ammissili alle agevolazioni le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento e relative all'acquisto di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardino: 

  • a) macchinari, impianti e attrezzature;
  • b) opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili; 
  • c) programmi informatici e licenze correlati all'utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a);
  • d) acquisizione di certificazioni ambientali

Le agevolazioni sono concesse, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalla sezione 3.13 del Temporary framework, nella forma del contributo in conto impianti, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili determinata in funzione del territorio di realizzazione dell'investimento e della dimensione delle imprese beneficiarie. In particolare: 

  • a) programmi di investimento da realizzare nelle zone A
    • ricadenti nei territori delle Regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia
      • 60% delle spese ammissibili per le micro e piccole imprese
      • 50% delle spese ammissibili per le medie imprese
    • ricadenti nei territori delle Regioni BasilicataMolise, Sardegna
      • 50% delle spese ammissibili per le micro e piccole imprese
      • 40% delle spese ammissibili per le medie imprese;
    • Maggiorazioni programmi di investimento da realizzare nelle zone A
    • nel caso in cui il programma agevolato sia concluso entro nove mesi dalla data di concessione delle agevolazioni, è riconosciuta una maggiorazione del contributo in conto impianti pari a 5 (cinque) punti percentuali. Tale maggiorazione viene erogata contestualmente all'erogazione del saldo delle agevolazioni, previa verifica del rispetto delle intensità massime di aiuto previste dalla normativa ivi indicata
  • b) programmi di investimento da realizzare nelle zone diverse dalle zone A ricadenti nei territori delle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d'Aosta e Veneto
    • 35% delle spese ammissibili per le micro e piccole imprese
    • 25% delle spese ammissibili per le medie imprese;

Le imprese che richiederanno l’agevolazione non devono aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l'unità produttiva oggetto dell'investimento e dovranno impegnarsi a non farlo anche fino ai due anni successivi al completamento dell’investimento stesso.

 

Fonte: Decreto 25 gennaio 2023, Decreto 18 maggio 2022, Decreto 12 aprile 2022, Decreto 22 febbraio 2022

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