Overtourism 2025: Rimini, Venezia e Bolzano al collasso
Crescono i flussi turistici e aumentano le criticità nei territori: 10 province italiane sotto pressione
L’estate 2025 segna un nuovo allarme sul fronte del sovraffollamento turistico. Secondo l’ultimo report dell’Istituto Demoskopika, basato sull’Indice Complessivo di Sovraffollamento Turistico (ICST), Rimini, Venezia e Bolzano guidano per il secondo anno consecutivo la classifica delle destinazioni italiane più esposte al fenomeno dell’overtourism. Seguono Livorno, Napoli, Trento, Verona, Milano, Roma e Trieste, che portano a dieci il numero di province con un livello di sovraffollamento classificato come “molto alto”.
Cinque indicatori per misurare la pressione turistica
L’ICST si fonda su cinque indicatori chiave:
- Densità turistica (presenze per chilometro quadrato),
- Densità ricettiva (posti letto per chilometro quadrato),
- Intensità turistica (presenze per abitante residente),
- Indice di utilizzazione lorda (grado di occupazione delle strutture),
- Quota di rifiuti urbani per turista (impatto ambientale).
Questi parametri permettono una valutazione multilivello degli effetti del turismo sui territori, dalla congestione urbana alla sostenibilità ambientale.
I numeri dell’emergenza: Rimini e Venezia record di affollamento
A impressionare sono soprattutto i dati di Rimini, che registra oltre 17mila presenze turistiche per chilometro quadrato e una produzione di 76,8 kg di rifiuti per turista – il dato più alto d’Italia. Seguono Venezia con quasi 16mila presenze/km² e Bolzano, che vanta il primato nell’intensità turistica con quasi 69 turisti per abitante. A Benevento, per contro, il valore si ferma a soli 0,5 kg di rifiuti pro capite legati al turismo.
Effetti sul territorio: vivibilità a rischio e carico sulle comunità
I ricercatori di Demoskopika mettono in guardia: «L’overtourism non è più una semplice sfida, ma una priorità da affrontare. Il rischio è che il turismo da risorsa si trasformi in un fattore di crisi, compromettendo la qualità della vita delle comunità locali e la tenuta delle infrastrutture».
Le aree con sovraffollamento “molto alto” mostrano infatti crescenti difficoltà di gestione, mentre province come Aosta, Firenze e Siena – classificate a livello “alto” – evidenziano tensioni che richiedono interventi di regolazione dei flussi.
Le province “meno turistiche”: opportunità da valorizzare
All’estremo opposto, province come Rieti, Benevento, Reggio Calabria, Isernia, Avellino e Campobasso registrano livelli di sovraffollamento “molto basso”. Si tratta di territori potenzialmente da valorizzare per una strategia di destagionalizzazione e diversificazione dei flussi turistici.
Le proposte: governare il turismo per garantirne la sostenibilità
Demoskopika sottolinea l’urgenza di interventi strutturali: regolazione dei flussi nei periodi di punta, promozione di mete alternative, valorizzazione del turismo nei mesi di bassa stagione. «Agire ora – concludono gli autori – è l’unico modo per garantire che il turismo continui a essere una risorsa, e non una minaccia, per i territori e le generazioni future».