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Emergenza plastica: perché intercettarla nei fiumi protegge il mare

I fiumi sono diventati veri e propri vettori di inquinamento marino, trasportando ogni anno milioni di rifiuti verso i mari europei. L'Italia è uno dei paesi maggiormente coinvolti, contribuendo significativamente alla quantità di rifiuti, specialmente plastici, che finiscono nel Mediterraneo. Questo fenomeno mette a rischio ecosistemi marini, attività turistiche e la sicurezza di intere comunità.

 

La minaccia per l'ecosistema e per la salute

A livello globale, tra 9 e 23 milioni di tonnellate di plastica raggiungono ogni anno gli oceani e altre 13-25 milioni di tonnellate finiscono in ambienti terrestri. Questa situazione rappresenta una grave minaccia per gli ecosistemi naturali e per la salute umana. Il Mar Mediterraneo, bacino particolarmente vulnerabile, riceve il 36% dei rifiuti che dai fiumi europei si riversano in mare.

Non solo grandi fiumi: il ruolo dei piccoli corsi d'acqua

Se un tempo si riteneva che fossero solo i grandi fiumi a veicolare il grosso dei rifiuti, recenti studi mostrano invece anche l'importanza di piccoli corsi d'acqua che attraversano aree densamente popolate. Questi piccoli fiumi, spesso trascurati, hanno un ruolo cruciale nell'inquinamento marino, trasportando grandi quantità di plastica direttamente nelle aree costiere.

Castalia: un esempio virtuoso nella lotta ai rifiuti fluviali

La società Castalia è da anni in prima linea contro l'inquinamento marino e fluviale, focalizzandosi anche su interventi mirati lungo i corsi d’acqua. L’attenzione di Castalia verso questo problema si traduce in attività concrete di recupero e prevenzione: sistemi di barriere galleggianti, raccolta diretta dei rifiuti e monitoraggi costanti. Da diversi anni Castalia ha avviato numerosi progetti che prevedono il posizionamento, alla foce dei fiumi, di barriere appositamente progettate per intercettare i rifiuti plastici galleggianti prima che raggiungano il mare. Questi sistemi si sono dimostrati estremamente efficaci, come ad esempio quello installato alla foce del fiume Tevere che intercetta quasi una tonnellata di plastica all'anno, equivalente a circa 100.000 bottiglie di plastica, considerando che ciascuna bottiglietta pesa poco più di 10 grammi.

Intervenire subito per un futuro sostenibile

La soluzione migliore per contrastare l’inquinamento da plastica e altri rifiuti è intervenire tempestivamente nei fiumi, prima che questi materiali possano arrivare in mare aperto. Progetti come quelli portati avanti da Castalia dimostrano che è possibile ottenere risultati concreti ed efficaci, ma è necessario intensificare questi sforzi, promuovendo interventi mirati e aumentando la sensibilizzazione delle comunità locali.

Proteggere i fiumi significa preservare il mare e garantire un futuro sostenibile per tutti.

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