Assegno unico universale: nei primi nove mesi del 2025 erogati 14,7 miliardi di euro a 6,2 milioni di famiglie
L’INPS ha pubblicato l’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale (AUU) relativo al periodo gennaio 2024 – settembre 2025, confermando ancora una volta il ruolo centrale di questa misura nel sostenere le famiglie italiane. Nei primi nove mesi del 2025 sono stati erogati 14,7 miliardi di euro, che si sommano ai 19,9 miliardi del 2024, a testimonianza di una platea sempre ampia e stabile di beneficiari.
Secondo i dati diffusi dall’Istituto, sono 6.221.800 i nuclei familiari che nel corso del 2025 hanno ricevuto l’assegno, per un totale di 9.843.676 figli. Numeri che confermano l’Assegno Unico come uno dei principali strumenti di contrasto al calo demografico e di sostegno alle famiglie, soprattutto quelle con redditi medio-bassi.
A settembre 2025, l’importo medio per figlio – comprensivo delle maggiorazioni – si è attestato sui 173 euro. L’importo varia in modo significativo in base all’ISEE: si va dai 57 euro riconosciuti a chi non presenta l’indicatore o supera la soglia massima prevista per il 2025 (45.939,56 euro), ai 224 euro destinati alle famiglie con ISEE più basso, nella fascia minima di 17.227,33 euro.
Il nuovo aggiornamento dell’INPS conferma dunque la capacità dell’Assegno Unico di distribuire risorse in modo progressivo, modulato sulle reali condizioni economiche dei nuclei. Una misura che, nonostante il complesso quadro demografico ed economico nazionale, continua a rappresentare una leva fondamentale per il sostegno alla genitorialità e per l’equità del sistema di welfare.
Nei prossimi mesi, sarà cruciale monitorare gli effetti dell’AUU anche in relazione alle politiche familiari in discussione e al progressivo aumento del costo della vita, per garantire che lo strumento rimanga adeguato alle esigenze delle famiglie italiane e alla sfida del rilancio demografico del Paese.