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PNRR Bus elettrici: piani di investimento superiori ai 20 milioni di euro

Apre lo sportello per la presentazione delle domande di agevolazioni a valere sui Contratti di sviluppo per il sostegno di programmi di ricerca e sviluppo nel campo degli autobus elettrici” del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per investimenti con costi e spese comprese superiori ai 20 milioni di euro.

Fissata alle 12:00 del 26 aprile 2022 l’apertura dello sportello per la presentazione delle domande di agevolazioni a valere sulla misura dei Contratti di sviluppo per il sostegno di programmi di sviluppo coerenti con le finalità della Misura M2C2, Investimento 5.3 “Sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo degli autobus elettrici” del Piano nazionale di ripresa e resilienza, secondo quanto disposto dal decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili 29 novembre 2021.

Il decreto per lo sviluppo della filiera green degli autobus prevede che i 300 milioni di euro per il periodo 2021-2026 attribuiti dal Pnrr a questo obiettivo siano destinati a sostenere la realizzazione di circa 45 progetti di trasformazione industriale per la produzione di autobus non inquinanti attraverso lo strumento dei "contratti di sviluppo". Dell’importo complessivo - 250 milioni per nuovi progetti e 50 milioni per quelli in essere - una quota pari ad almeno il 40% deve essere destinata al finanziamento di progetti da realizzare nelle regioni meridionali (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). Come previsto dai regolamenti europei, gli investimenti programmati non devono arrecare un danno significativo all’ambiente (principio del "Do no significant harm" – DNSH) e devono essere completati in tempo utile per garantire l’attivazione della produzione di autobus ecologici e delle relative componenti entro il 30 giugno 2026. “Favorire lo sviluppo della filiera produttiva nazionale di autobus non inquinanti avvia un processo di trasformazione industriale di cui l’Italia ha urgente bisogno, anche perché nei prossimi anni, grazie alla norma che prevede il graduale divieto di circolazione dei van e degli autobus euro 1, 2 e 3 entro il 2023 e al nuovo fondo pluriennale per la mobilità sostenibile inserito nel ddl della Legge di bilancio, intendiamo accelerare il ricambio dei mezzi esistenti per migliorare la qualità dell’aria nelle aree urbane”, ha spiegato il Ministro Giovannini. “Grazie alle risorse del Pnrr possiamo recuperare il tempo perduto per far sì che l’industria del nostro Paese possa agganciare il nuovo paradigma della mobilità sostenibile e sia in grado di soddisfare la crescente domanda di mezzi ecologici per il trasporto pubblico”.

Le domande di agevolazioni, che dovranno essere presentate all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.A. – Invitalia, dovranno avere ad oggetto la realizzazione di programmi di sviluppo concernenti:

  • l’ottimizzazione e produzione di sistemi di trazione elettrica;
  • lo sviluppo e la produzione di nuove architetture di autobus, nell’ottica della migrazione verso sistemi di alimentazione elettrici, dell’alleggerimento dei veicoli, della digitalizzazione dei veicoli e dei loro componenti;
  • la creazione e/o l’ottimizzazione di filiere industriali per la produzione di componentistica per autoveicoli per il trasporto pubblico e lo sviluppo e l’industrializzazione di nuove tecnologie IoT applicate al trasporto pubblico, di sensori e sistemi digitali, anche integrati nei singoli componenti del veicolo, per il monitoraggio continuo e la manutenzione predittiva, la guida assistita, la gestione delle flotte, la sicurezza dei trasporti, il dialogo bus-terra;
  • lo sviluppo, la standardizzazione e l’industrializzazione di sistemi di ricarica, nonché lo sviluppo di tecnologie finalizzate alla produzione di sistemi per la “smart charging” di autobus elettrici.

Lo sportello è aperto anche per:

  • domande di Contratto di sviluppo che risultino sospese per carenza di risorse finanziarie
  • i Contratto di sviluppo già oggetto di accordi sottoscritti con il Ministero dello sviluppo economico e Invitalia, sempre a condizione che tali domande abbiano ad oggetto programmi di sviluppo coerenti con le finalità ed i requisiti di cui al Decreto 8 aprile 2022 e che non risultino avviati antecedentemente alla data del 1° febbraio 2020.

Nell’ambito della documentazione progettuale prodotta in fase di accesso, i soggetti proponenti dovranno altresì evidenziare l’eventuale sussistenza dei seguenti elementi:

  • idoneità del programma a contribuire al rafforzamento della filiera produttiva degli autobus, intendendosi in tal senso la partecipazione, nell’ambito della realizzazione del complessivo programma di sviluppo, di più imprese operanti nella filiera medesima o, nel caso di programmi di sviluppo realizzati da una sola impresa, la presenza di elementi di integrazione con la filiera produttiva in grado di produrre positivi effetti, in termini di sviluppo e rafforzamento, anche sugli altri attori della filiera medesima non partecipanti al programma di sviluppo, con particolare riferimento alle imprese di piccole e medie dimensioni;
  • presenza, nell’ambito del complessivo programma di sviluppo, di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, connessi e funzionali all’investimento produttivo, finalizzati alla messa a punto di soluzioni interconnesse, anche nell’ambito del dialogo autobus-terra;
  • evidenza del coinvolgimento di amministrazioni locali interessate alla sottoscrizione di accordi o protocolli di intesa finalizzati alla messa a punto di nuovi prodotti e/o al testing dei risultati dei progetti di ricerca e sviluppo realizzati nell’ambito del programma di sviluppo.

Il Contratto di Sviluppo prevede le seguenti agevolazioni finanziarie:

L’entità degli incentivi dipende dalla tipologia di progetto, dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa. Modalità e importo dei contributi vengono definite durante la fase di negoziazione.

 

Fonte: Decreto direttoriale 8 aprile 2022, Decreto 29 novembre 2021, Decreto 2 novembre 2021, Decreto 9 dicembre 2014

 

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