Area di crisi del Piceno: esauriti i fondi
Chiuso il bando che prevede la concessione di contributi per la realizzazione di progetti, finalizzati allo start up, alla creazione di nuove unità produttive, all'ampliamento, diversificazione, acquisizione di attivi di imprese già esistenti, alla rilocalizzazione totale o parziale di linee di produzione del "Made in Italy" e al trasferimento di impresa, correlati ad un programma di mantenimento e/o incremento dell'occupazione, nel territorio dei Comuni delle aree di crisi produttiva e occupazionale del Piceno.
La Regione Marche, a seguito dell'esaurimento delle risorse assegnate, ha disposto la chiusura del bando POR FESR relativo alla misura 7.1 “Sostegno allo start up, sviluppo e continuità di imprese nella aree di crisi”, relativo ai progetti di impresa localizzati nell'Area di crisi della provincia di Ascoli Piceno. Le domande di agevolazione, inoltrate a far data dal 14 febbraio 2018, verranno considerate irricevibili. I progetti pervenuti, ma non istruiti per esaurimento delle risorse, potranno essere valutati ed eventualmente ammessi a finanziamento attraverso l'utilizzo di economie di gestione o dall'assegnazione di nuove risorse. Il Bando operativo dal 2016 per i due territori in crisi dell'Accordo di Programma Merloni e della Provincia di Pesaro Urbino, è stato poi esteso anche all'area del Piceno a seguito della stipula (avvenuta a fine luglio 2017) dell'Accordo di programma per l'area di crisi complessa del Piceno, Val Vibrata Valle del Tronto. La dotazione per il Piceno ammonta a € 5.857.142,88. L'obiettivo dell'intervento è quello di contribuire, in funzione anticiclica, allo sviluppo occupazionale e produttivo nelle aree territoriali della Regione colpite da crisi diffusa delle attività produttive, attraverso