Cyberbullismo: Instagram è il social network più colpito
Secondo i dati del Centro Studi di ReputationUP, società leader nella gestione della reputazione online, il social network più colpito dal fenomeno del Cyberbullismo è Instagram.
Un fenomeno che negli ultimi 15 anni è drammaticamente cresciuto, come dimostrano anche i dati delle ricerche effettuate su Google per l’argomento “Cyberbullismo”.
“ReputationUP - spiega Andrea Baggio, CEO e Founder dell’azienda - è da anni impegnata in prima linea contro il Cyberbullismo. Entro fine anno presenteremo un progetto innovativo per aiutare le istituzioni scolastiche e le forze dell’ordine a contrastare questa assurda piaga sociale, le cui conseguenze sono spesso drammatiche.”
Quali sono le conseguenze del Cyberbullismo?
Per elaborare i dati sul Cyberbullismo, il Centro Studi di ReputationUP ha utilizzato un software proprietario di Intelligenza Artificiale che monitora la rete in base a determinati hashtag o parole chiavi.
Oltre al monitoraggio, e quindi al numero di menzioni, il software di ReputationUP è anche in grado di calcolare il sentimento (positivo, negativo e neutrale) e l’emozione (gioia, sorpresa, tristezza, rabbia, disgusto, paura) di tutte le interazioni che avvengono intorno alla parola chiave o hashtag.
“Infine - specifica Baggio - il Centro Studi ha confrontato i nostri dati con quelli dell’Istat, del Miur e del Ministero della Famiglia, per ricavarne un’analisi accurata, specifica, attendibile.”
E le conseguenze del Cyberbullismo sulle vittime sono devastanti, come evidenziato dalla ricerca di ReputationUP.
“Invitiamo giornalisti ed esponenti politici - chiosa Andrea Baggio - a contattarci per creare un fronte comune: la prevenzione è un punto di partenza fondamentale ma a volte non basta. In certi casi servono interventi immediati, che i giganti del web non possono garantire, per evitare sofferenze inutili alle vittime.”
Per approfondire l'argomento visualizza l'intervista rilasciata da Andrea Baggio, CEO e Founder di ReputationUP al nostro Direttore Massimo Maria Amorosini.
Fonte: ReputationUP