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L’operatività di FondItalia nella fase di emergenza COVID-19

In un momento particolarmente difficile e delicato per l’economia del nostro Paese, a causa della crisi legata alla pandemia Covid-19, diventa quanto mai necessario mettere in campo ogni strumento possibile per aiutare le nostre imprese, ed in particolare le medie, piccole e micro imprese. Sicuramente in questo scenario, che ricordiamo rappresenta la più grave crisi economica dal dopoguerra ad oggi, assume un ruolo di estrema importanza la formazione continua, perché l’aggiornamento delle competenze dei lavoratori contribuisce alla capacità delle imprese di essere competitive ed anche innovative.

Fonditalia, che continua senza interruzione nel suo costante percorso di crescita delle imprese aderenti, è stato uno dei primi fondi paritetici interprofessionali ad aver capito l’importanza di rivisitare le proprie regole di “ingaggio” e dotarsi di strumenti straordinari per fronteggiare la crisi.

A seguito della pubblicazione del DPCM del 4 marzo 2020, e delle ulteriori disposizioni e provvedimenti ad esso collegati, anche Fonditalia ha dovuto sospendere tutte le attività formative “in presenza”, fin quando è stato dato il via libera per dare la possibilità di convertire le attività formative da “in presenza” a “in teleformazione”, garantendo la tracciabilità dello svolgimento delle azioni e della partecipazione degli utenti, venendo così incontro al grande bisogno delle imprese di formazione. Questa innovativa formula messa in campo dal Fondo, di cui circa l89% delle imprese aderenti sono micro imprese con un numero di dipendenti tra 1 e 9, ha permesso di cogliere l’opportunità di non fermarsi nell’investire sulle competenze del capitale umano, per non farsi trovare impreparati alla ripresa delle attività produttive.

Di non minore importanza è stata altresì la proroga di 90 giorni, concessa da Fonditalia, per tutti i termini inerenti al consueto ciclo di vita dei Progetti, così come regolamentato nei Manuali di Gestione e Rendicontazione, e la possibilità di invio della documentazione da produrre in sede di presentazione dei Progetti formativi tramite PEC e con l’utilizzo della firma digitale. Le imprese aderenti al Fondo hanno poi accolto tutte con grande entusiasmo, ovviamente più che giustificato, l’abolizione dell'apporto proprio, che sarà quindi pari allo 0% del finanziamento richiesto, per le imprese che optino o che abbiano optato per aiuti di importanza minore, il cosiddetto de minimis”, i cui dipendenti si siano trovati, allatto dello svolgimento delle attività formative, nella condizione di sospensione del rapporto lavorativo, per gli Sportelli III, IV e V dellAvviso FEMI 2020.01 e per i Progetti formativi De minimis”, approvati prima del 26.03.2020, che abbiano convertito le modalità formative da “in presenza” alla modalità “in videoconferenza”.

 

Fonte: Fonditalia

 

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