Draghi: Consulenza a McKinsey per Recovery Plan

Non ha aspettato tempo Maria Laura Paxia, la battagliera parlamentare catanese del Gruppo Misto - L’alternativa c’è, per chiedere immediata chiarezza al presidente del Consiglio Mario Draghi sulle indiscrezioni apparse su vari organi di informazione circa l'aver deciso di affidare a consulenti della società americana McKinsey la scrittura e la messa a punto del Recovery Plan.

"Se questo fosse confermato, saremmo di fronte a una scelta a dir poco discutibile, considerando che il precedente Governo guidato da Giuseppe Conte era stato messo sulla graticola proprio perché voleva affidare a una governance esterna la gestione dei 209 miliardi provenienti dai fondi europei: i suoi accusatori sostenevano, infatti, che avrebbe scavalcato il Parlamento ed i Ministri." 

Scrive così la Paxia in un suo comunicato mandato alla nostra redazione, ed aggiunge che "ci sarebbe, quindi, una contraddizione chiara ed evidente."

Ma la parlamentare è un vero e proprio fiume in piena, o forse, per rispetto alle sue origini, meglio dire che è una evera e propria eruzione dell'Etna, e rimarca che "non si può che sottolineare l’opacità di questa operazione, che sarebbe trapelata grazie ad alcune segnalazioni anonime provenienti dal Ministero dell’Economia, senza che il Premier Draghi ne abbia fatto la dovuta pubblicità, informando quindi il Parlamento e l’opinione pubblica."

Ma ci ricorda anche chi è la società in questione, non nascondendo le sue preoccupazioni nei loro confronti.

"E’ importante ricordare che la società McKinsey è più volte finita nell’occhio del ciclone negli ultimi anni, perché è stata accusata di aver anteposto gli interessi economici rispetto alla vita delle persone, anche perché ha favorito l’epidemia di oppioidi negli Stati Uniti. In particolare, l’azienda ha lavorato con la casa farmaceutica Purdue Pharma per aumentare le vendite del farmaco oppioide Oxycontin, incoraggiando i medici a prescriverlo in dosaggi sempre più potenti anche quando non era necessario. McKinsey ha anche collaborato con l’amministrazione Trump nelle politiche repressive contro l’immigrazione, mentre da qualche anno sta supportando il regime saudita, stilando un rapporto in cui si misurava il sentimento online, arrivando ad individuare, con nomi e cognomi, opinionisti e dissidenti che pubblicavano opinioni sgradite alla corona saudita."

In conclusione del suo comunicato l'Onorevole Paxia ricorda che "abbiamo il dovere di mantenere acceso il faro della trasparenza anche sulla gestione dei soldi del Recovery, che dovrebbero avere fini molto più ambiziosi in merito alla ricostruzione dell’Italia intera. Da qui passa il futuro del nostro Paese. Proprio per questo auspico che il Premier Draghi riferisca quanto prima in Parlamento su queste indiscrezioni”.

Noi di Economia News seguiremo per voi con particolare attenzione l'evoluzione di quanto messo in evidenza dalla parlamentare del Gruppo Misto - L’alternativa c’è.