Alessandra Gaeta: l’imprenditrice "scombinata"
Da bambina quando mi chiedevano cosa volevo fare da grande io rispondevo sempre la "checcologa", cioè affiancare mia sorella Francesca, detta "Checca", in quello che avrebbe fatto. Probabilmente avevo già intuito che tra le due quella pragmatica era lei. Sono sempre stata una persona distratta e astratta, o come mi hanno sempre definito i parenti, una "scombinata". E cosa può fare una "scombinata" nella vita? E’ stato il caso a scegliere per me, sia la prima volta che la seconda.
In un periodo piuttosto buio della mia giovinezza, in cui cercavo di capire in cosa potevo essere brava, ho incontrato una persona meravigliosa che mi ha aiutato molto.
Era uno psicanalista. Ogni volta che andavo da lui dovevo portare i miei sogni scritti su un quaderno e io lo facevo, ma erano tutti inventati. Non perché non sognassi, ma non volevo essere psicanalizzata "troppo", giusto un pochino. In ogni caso, lui doveva aver capito che quei sogni erano frutto della mia fantasia e mi spinse a scrivere un racconto. Lo feci e mi piacque molto scrivere.
Così sono diventata giornalista. Mi sono divertita molto a scrivere, ero anche bravina, ma poi il mondo cambia e sono finita a scrivere di stampanti digitali industriali, una noia tremenda.
Nel 2018 prendo quindi una decisione, basta fare la giornalista, apro un’attività tutta mia. Ma che tipo di attività? Casualmente vengo a sapere da un’amica che a Roma esisteva un centro dove levavano i pidocchi dalle teste dei bambini. Cosa??? Io ho tre figli e quando erano piccoli ho sempre combattuto con questo problema quindi ho pensato “Ma che figata!”.
Inizio a cercare notizie, a contattare i pochi centri esistenti in Italia, a parlare con le persone che si erano lanciate in questa meravigliosa esperienza, e poi trovo una catena spagnola, Head Cleaners, ed è scoccato l’Amore! In quattro e quattr'otto apro un mio centro Head Cleaners a Monza, era il 23 Aprile 2018. Ero un’imprenditrice!
L’attività vola da subito, un successo incredibile, mi intervistano su giornali e radio, inizio a fare conferenze nelle scuole, lavoro tantissimo, divertendomi anche tantissimo, affiancata da una ragazza straordinaria e tutto va alla grande. L’unico neo della mia azienda è la gestione economica. I numeri, insomma. Ricavi, costi, utili, margini, prodotti, servizi … non sono mai stata brava in matematica (conto ancora con le dita) figuriamoci con i conti di un’azienda, pur se micro.
Aiutata da mio padre e da mia sorella (due matematici ai miei occhi) ho cercato di imparare (“La Prima Nota la fai?”, “Cos’è la Prima Nota?”) ma niente, ho mollato dopo due mesi infernali passati a scrivere numeri a vanvera su un foglio Excel. In definitiva, la mia azienda si gestisce da sola, non so come fa, ma lo fa.
La mia testimonianza vuole essere, quindi, un incoraggiamento per tutte quelle donne che come me sono delle “scombinate”, a non aver paura di mettersi in proprio. Il peggio che può succedere è la galera.
Alessandra Gaeta
Imprenditrice