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Ambrogio Invernizzi: Innovazione, investimenti e sostenibilità per una rinascita e ripartenza

Ad un anno esatto dall'inizio di una pandemia che ha coinvolto tutto il mondo, non solo sotto il profilo umano ma anche e fortemente in termini economici, è d’obbligo, per il mondo imprenditoriale, fare i conti con quello che sarà il domani.

Ritengo che l’approccio che si deve avere, rispetto al futuro, dovrà necessariamente fare tesoro dell’esperienza vissuta in questo ultimo anno, dalla quale, è indubbio, sono emersi numerosi spunti di riflessione.

Sarà infatti necessario uno sforzo per creare innovazione, una nuova spinta quindi, alla ricerca e sviluppo di prodotto che consenta di individuare nuove soluzioni che dovranno comunque tenere conto delle indicazioni che il mercato ci ha fornito. Credo infatti che vi sia stato un cambiamento nel modo di percepire l’acquisto da parte del consumatore, e per questo penso che si dovrà anche lavorare in una direzione che consenta di proporre prodotti facili da trasportare, ristudiandone magari pack e confezioni, disponibili non solo nei normali canali di vendita ma anche online, aprendo a quell’immenso panorama di possibilità, gestibili solo attraverso un processo logistica rimodulato, che abbiamo toccato con mano in questi mesi”.

Quella che abbiamo vissuto e stiamo vivendo è nata come un’emergenza lontana, che sembrava riguardare solo la Cina, ma che abbiamo presto compreso con quale potenza abbia investito l’Italia e il mondo intero. Tutto questo ha comportato forti rallentamenti nei programmi di sviluppo delle aziende, soprattutto per quanto attiene l’export, che ha subito una considerevole battuta d’arresto. Ritengo quindi, oggi più che mai, necessaria una riflessione costruttiva su come rilanciare le aziende italiane, eccellenze di settore e ambasciatrici di un immenso valore quale il Made in Italy, attraverso progetti che si focalizzino sulla capacità finanziaria ed economica delle aziende e che identifichino piani di sostegno che a queste dovrà essere riconosciuto in modo concreto.

Credo infine, che questo lungo periodo abbia prodotto degli effetti che non sempre sono o saranno positivi. In momenti così complessi però, è necessario sapersi adattare, pensare a nuove strade, innovare per poter tracciare nuovi percorsi. Questo è, a mio parere, l’unico modo per pensare a un futuro nel quale sia concretamente ipotizzabile una ripartenza. Ma noi, prima di tutto come imprenditori, sappiamo di avere una responsabilità a cui rispondere. Dobbiamo esserci, dobbiamo fare la nostra parte nel supporto alla ripartenza del nostro territorio, della nostra Regione e dell’Italia. Un atteggiamento che Inalpi ha da sempre adottato, facendosi trovare pronta ogni volta che ci sono state importanti crisi del mercato.  Abbiamo quindi previsto un piano di investimenti di oltre 140 milioni di euro nei prossimi 5 anni. Un impegno importante, che porterà con sé nuovi incarichi per la creazione delle infrastrutture, sviluppo della capacità produttiva, incremento del numero di persone occupate, tenendo sempre presente anche l’importanza e il rispetto per l’ambiente in cui operiamo. Il piano investimenti 2021 – 25 avrà infatti anche un forte impatto sulla sostenibilità di Inalpi, proseguendo un cammino iniziato da molto tempo, che riteniamo debba essere uno degli obiettivi principali a cui puntare: anche questo vuol dire rinascita e ripartenza”.

 

Ambrogio Invernizzi 

Imprenditore

Presidente Inalpi SpA 

  

 

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