Cesare San Mauro: efficienza e pazienza per ricostruire il Paese
L’elemento caratterizzante la pandemia covid-19 è certamente l’incertezza che ha avvolto l’intero pianeta attraversando etnie, culture, sistemi politici, costumi sociali e prospettive economiche di ogni latitudine e longitudine.
Incertezza, quindi, dicevo.
Incertezza, innanzitutto, sulle prospettive di durata della pandemia; incertezza, inoltre, sulle reazioni del sistema economico - industriale alla pandemia e i suoi effetti rispetto all’occupazione e agli investimenti; incertezza rispetto alle relazioni sociali, addirittura sui rapporti affettivi e la loro modalità di svolgimento molto spesso in remoto e che comportano un distanziamento fisico costante.
Tale alone di incertezza può essere mitigato da una strategia di informazione precisa e univoca che coinvolga decisioni politiche, mondo sanitario e sistema di media.
Il primo e fondamentale elemento è quello di adottare procedure di contenimento e di convivenza con la pandemia che siano chiare e non cambino continuamente, come oggi attualmente avviene, sulla base di pressioni ed emozioni.
Oggi più che mai la certezza del diritto e la chiarezza delle norme assumono un valore fondamentale nella vita quotidiana di ognuno di noi.
In secondo luogo definire con chiarezza nei vari campi educativi, professionali e sociali quali siano le basi imprescindibili cui non si può rinunciare.
Qui esprimo una considerazione di carattere personale: accanto all’efficienza del sistema sanitario la priorità assoluta è la scuola e cioè il dovere di mantenere un livello istruttivo ed educativo per le giovani generazioni. Se si tornasse a chiudere le scuole o le università non solo si rischierebbe di perdere una intera generazione a quei minimi valori sociali condivisi, ma si condurrebbe la società civile verso un ritorno drammatico alla preistoria.
Il secondo elemento sul quale concentrarsi in modo assoluto è la giustizia: in modo particolare in Italia le farraginosità processuali con la conseguente incertezza degli investitori rischiano di essere alimentati ulteriormente dal rinvio di udienze e processi. Come ricordava il giudice O’Bryde nella novella di Rabelais è meglio una giustizia tirata a dadi che una giustizia lenta.
Il terzo elemento è un decisivo sostegno verso la digitalizzazione del Paese attraverso forti e prioritari investimenti nella fibra ottica il cui ritardo endemico nazionale è un grave motivo di preoccupazione.
L’ultimo profilo, forse il più importante, è l’appello alla pazienza, virtù dei forti, intesa come moderazione dei toni, unità e coesione dei soggetti sociali, cancellazione di aggressività e calunnie, pazienza che ha permesso la sopravvivenza durante e la ricostruzione dopo la guerra mondiale del XX secolo.
Cesare San Mauro
Avvocato e Professore di Diritto dell'Economia