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Graziano Messana: una chiave di lettura brasiliana e una opportunità per le PMI italiane

Dall’estero si vede in Draghi la persona giusta nel luogo sbagliato. Comunque resta molta ammirazione sulla sua figura e speranze per una ripresa italiana.  In Brasile le cose funzionano un po' diversamente dall’Italia. Non ci si aspetta un cavaliere bianco che arriva e prova a mettere ordine. Eppure anche durante un periodo di instabilità politica il paese è stato in grado di uscire da una grande crisi (2015-2016) e più recentemente mitigare gli effetti economici di una pandemia così grave.

Ad esempio in Brasile la tempesta del primo semestre 2020 è stata bilanciata già da un esuberante attività economica nell’ultimo trimestre dell’anno in cui per esempio si ha avuto un boom di quotazioni in borsa (27 IPO nel 2020) e si attendono 40 quotazioni nell’anno in corso. E i consumi già a fine 2020 erano tornati a livelli pre-covid in quasi tutti i settori ad eccezione di alcuni di servizi.

Come ho già analizzato di recente sulle riforme strutturali le grandi istituzioni bancarie confermano l’outlook positivo sull’economia brasiliana per il 2021. Le più ottimiste come Morgan Stanley, Goldman Sachs o Credit Suisse prevedono una crescita del PIL superiore al 4% e un recupero dello scenario economico. Ma anche le due più grandi banche brasiliane, Itau e Bradesco prevedono dati simili unitamente ad una inflazione sulla fascia del 3,5-4% e un cambio R$-USD di 5 a fine 2021. Cosa c’è dietro questa previsione di crescita?

I tassi di interesse, che hanno raggiunto il minimo storico in assoluto, potranno salire un po' ma non arriveranno a fine 2021 oltre il 3,0 ed il 4,0%. Questo ha favorito e favorirà ancora una espansione nel settore immobiliare durante tutto l’anno.

Altri aiuti emergenziali stanno arrivando in questi giorni delicati, seppur in dose minore, ma la politica monetaria sembra continuare con una fase di espansione. È importante aumentare l'offerta di posti di lavoro in un momento in cui il tasso di disoccupazione ha raggiunto livelli allarmanti.

Altro aiuto significativo dello scenario 2021 può venire dei progressi significativi nell'agenda della riforma fiscale, il paese ha bisogno di un regime fiscale credibile a medio termine, e della dinamica dei conti pubblici. Il mantenimento del tetto di spesa segue come premessa fondamentale che, se non confermata, porterà a una configurazione molto diversa dello scenario auspicato. 

La ripresa sarà aiutata anche dall'ambiente esterno. La crescita dell'Asia, l'aumento dei prezzi delle commodities, il recente pacchetto di stimolo degli Stati Uniti e dell'Europa e la diminuzione dei livelli di rischio con l’avvio delle campagne di vaccinazione (10 milioni di persone sono state vaccinate in Brasil ad oggi) hanno aumentato l'appetito per gli asset dei paesi emergenti e su questa linea il Brasile si è riuscito a distaccare attraendo rapidamente gli investimenti esteri già dallo scorso novembre.

L'inflazione nel 2021, a sua volta, sarà il risultato di queste forze. È necessario riconoscere una certa eterogeneità nella ripresa dell'economia. Da un lato, vi è una chiara pressione nel settore dei beni, un forte aumento dell'uso della capacità installata, pressioni sui prezzi all'ingrosso e scorte al minimo storico. D'altro canto, anche scommettendo su una ripresa più forte dell'occupazione, il tasso di disoccupazione difficilmente consentirà un'ampia diLffusione dell'inflazione, soprattutto perché la ripresa del settore dei servizi tende ad iniziare gradualmente. Questi sono argomenti che portano la proiezione dell'inflazione per il 2021 dal 3,5% al 4,3%, secondo le principali istituzioni.

Le sfide non sono certo piccole, il grado di incertezza è elevato e sarà un anno di grande volatilità ma anche di ripresa e crescita. Per le aziende italiane e straniere che vogliono cogliere opportunità il Brasile offre certamente un interessante costo-opportunità, complice anche il cambio molto favorevole agli investimenti, oltre che un mercato di sbocco gigantesco. Non è un caso che tutte le grandi imprese italiane presenti come Stellantis, TIM, Enel, Pirelli hanno confermato i loro piani di espansione sul paese. Con le conseguenze ricadute sulle PMI italiane, alcune delle quali si sono già mosse per insediarti in questo paese in cui il mordi e fuggi non funziona ma bisogna avere nervi saldi e sapere quando è il giusto momento per entrare.

 

Graziano Messana

Presidente Camera di Commercio italiana di San Paolo

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