Resto al Sud: nuovi settori di applicazione e i confini geografici
Resto al Sud è lo strumento che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali di under 56. Già attivo nelle regioni del Mezzogiorno e in alcune aree del Centro Italia colpite dei terremoti del 2016 e 2017 estende la sua operatività anche alle isole minori del Centro-Nord e alle attività commerciali. Agevolazioni fino al 100% della spesa, previsto un contributo a fondo perduto e un finanziamento a tasso zero.
Resto al Sud esteso anche alle attività commerciali e alle isole minori del Centro-Nord. Sono queste le due novità che rafforzano ulteriormente l’incentivo per gli imprenditori under 56, già attivo nelle regioni del Mezzogiorno e in alcune aree del Centro Italia colpite dei terremoti del 2016 e 2017.
Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria) e nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord. È rivolto a chi ha un’età compresa tra 18 e 55 anni.
Il doppio ampliamento, che riguarda i settori di applicazione e i confini geografici, è stabilito dall’articolo 13 della Legge 9 novembre 2021, n. 156 (legge di conversione con modificazioni del Decreto-legge 10 settembre 2021, n. 121). L’apertura al commercio consente di allargare in modo significativo il bacino dei potenziali beneficiari, come era già accaduto con l’estensione ai liberi professionisti.
Isole lagunari e lacustri:
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Di seguito sono riportate le indicazioni relative ai soggetti beneficiari, alle caratteristiche degli investimenti e alle modalità di finanziamento:
Soggetti beneficiari e requisiti di ammissibilità | Le agevolazioni sono rivolte agli under 56* che:
L’incentivo si rivolge a:
Fermo restando quanto sopra elencato, possono inoltre chiedere i finanziamenti:
* Per le aree del cratere sismico: non ci sono limiti di età per i 24 Comuni compresi nelle aree del cratere sismico del Centro Italia nei quali più del 50% degli edifici è stato dichiarato inagibile |
Ambiti territoriali di applicazione | Resto Qui è l’estensione di Resto al Sud nei seguenti territori:
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Attività ammissibili | Sono finanziabili:
Sono escluse le attività agricole. |
Misura dell'agevolazione | Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e sono così composte:
Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci. A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto:
Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi. |
Spese ammissibili | Possono essere finanziate le seguenti spese:
Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente. |
Valutazione delle proposte | Le domande vengono valutate in ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni dalla data di presentazione (salvo eventuali richieste di integrazione dei documenti). Non ci sono bandi, scadenze o graduatorie. Invitalia verifica il possesso dei requisiti e poi esamina nel merito le iniziative, anche attraverso un colloquio con i proponenti. |
Richiesta del finanziamento | Dopo aver ottenuto l'esito positivo da parte di Invitalia è possibile richiedere il finanziamento bancario a una delle banche aderenti alla convenzione con ABI. I finanziamenti bancari di Resto al Sud sono concessi solo da istituti di credito che aderiscono alla convenzione Invitalia-ABI. |
Sezione Speciale Fondo di Garanzia "Resto al Sud" | La Sezione Speciale è destinata alla concessione della garanzia del Fondo sui prestiti bancari concessi nell’ambito della misura agevolativa denominata “Resto al Sud”. Attraverso la Sezione Speciale Resto al Sud, Il Fondo interviene limitatamente alla quota del finanziamento costituita dal prestito bancario di cui al punto b), prevedendo una modalità di accesso facilitata. In particolare, la garanzia viene concessa:
La copertura della Sezione Speciale Resto al Sud è pari:
La richiesta di ammissione alla garanzia a valere sulla Sezione Speciale può essere presentata dai soggetti abilitati a operare con il Fondo a favore delle imprese che hanno già ricevuto, a seguito dell’istruttoria effettuata da Invitalia, l’esito positivo alla domanda di incentivo Resto al Sud. |
Termini realizzazione dei progetti | La realizzazione dei progetti deve essere ultimata entro ventiquattro mesi dal provvedimento di concessione, salvo i casi in cui Invitalia accerti che il ritardo derivi da fatti o atti non imputabili al soggetto richiedente. Per data di ultimazione si intende la data dell'ultimo titolo di spesa ammissibile. |
Normativa di riferimento | Resto al Sud viene attuato con decreto 9 novembre 2017, n. 174. Con circolare 22 dicembre 2017 n. 33 della Presidenza del Consiglio dei Ministri vengono definiti termini e modalità di presentazione delle domande di agevolazione, nonché le indicazioni operative in merito alle procedure di concessione ed erogazione delle agevolazioni dell'intervento Resto al Sud si conclude l'ter attuativo. La circolare 22 dicembre 2017 n. 33 chiarisce inoltre:
Con Circolare 7/2018 - Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese viene attivata la Sezione speciale Resto al Sud del Fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese.
Con la Legge di Bilancio 2019 - Art.1, comma 334 - Modifiche alla misura "Resto al Sud" tale intervento del governo, gestito da Invitalia, per sostenere la nascita di nuove attivitàimprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno: la possibilità di fruire delle agevolazioni, finora riservate solo agli under 36, viene estesa anche agli under 46 e ai liberi professionisti. Con la legge di Bilancio 2020 viene introdotto il regime transitorio relativo al nuovo limite d'età:
Il 23 novembre 2019 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che estende i finanziamenti di "Resto al Sud" agli under 46 e ai professionisti. Il 24 ottobre 2019 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che estende i finanziamenti di "Resto al Sud" ai comuni del cratere sismico nelle regioni Lazio, Marche e Umbria. Con la Legge di Bilancio 2021 (art. 1, co. 171) si amplia la platea dei beneficiari che innalza il precedente limite di 45 anni a 55 anni d’età nell’intento di sostenere una delle categorie più in sofferenza del mercato del lavoro post-Covid: i cinquantenni che hanno perso il posto di lavoro o che rischiano di perderlo nei prossimi mesi. L’incentivo diventa pertanto una concreta possibilità di uscita dall’attuale condizione di difficoltà per un universo di lavoratrici e lavoratori in grado di esprimere - in una prospettiva di autoimpiego che può valorizzare le competenze maturate nel corso della loro vita professionale - una progettualità d’impresa qualificata e consapevole. Si ricorda, al riguardo, che inizialmente la disposizione ha fissato l’età massima dei beneficiari a 35 anni. Successivamente, con la Legge di Bilancio 2019, la platea è stata estesa agli under 45 ed è stata allargata oggi, in via ulteriore, con la Legge di Bilancio 2021 anche agli under 56. |
Le domande possono essere presentate esclusivamente online, attraverso la piattaforma web di Invitalia.
Per richiedere le agevolazioni è necessario:
- essere in possesso di una identità SPID per accedere alla piattaforma dedicata
- accedere all'area riservata tramite l’identità SPID per compilare direttamente online la domanda, caricare il business plan e gli allegati.
Per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
Al termine della compilazione del piano di impresa e dell’invio telematico della domanda e dei relativi allegati, verrà assegnato un protocollo elettronico.
Solo dopo la presentazione della domanda, alla voce "Gestione contatti", i proponenti potranno eventualmente modificare numeri di telefono, indirizzo mail e PEC.
Fonte: Legge 30 dicembre 2020, n. 178, G.U.R.I. 30 dicembre 2020, n. 322, s. 46, Circolare 27 novembre 2019, n. 22, Decreto 5 agosto 2019, n. 134, Circolare 7/2018, MCC, Circolare 17 gennaio 2018, n. 1, Circolare 22 dicembre 2017, n. 33, G.U.R.I. 29 dicembre 207, n. 302, Decreto 9 novembre 2017, n. 174, G.U.R.I. 5 dicembre 2017, n. 284