La Giornata Internazionale dei Diritti della Donna ricorre l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in molte parti del mondo. Ricordiamo tutte le donne, la cui dignità spesso è stata e viene tuttora calpestata, solo per la loro condizione di genere, come se fossero meno competenti, meno capaci, meno meritevoli.
Il teatro, pur essendo stato una parte fondamentale della cultura greca, uno dei primi generi letterari della storia e una tradizione che, nonostante siano passati più di 2000 anni, non si è mai persa, alle origini non era inclusivo. E non lo è stato per molto tempo. La battaglia per la parità dei sessi nel mondo dello spettacolo è stata, ed è ancora, combattuta in tutto il mondo, anche se sono stati fatti grandi passi in avanti.
Il Presidente della Repubblica Mattarella ha dichiarato di recente che in Italia la “parità uomo-donna non è ancora pienamente raggiunta”, e allora che cosa possiamo fare? Ritengo che non si possa risolvere il problema della discriminazione se non si debella la violenza di genere nella sua globalità.
08/03/2021 15:30
In primo piano regionale
Anita Maurodinoia: per una politica di nuovi diritti delle donne
8 marzo 2020. Esattamente un anno fa, in qualità di consigliere regionale, sostenevo che il modo migliore per celebrare in Puglia, la giornata internazionale della donna, sarebbe stato approvando la legge sulla doppia preferenza, così avrebbe permesso di votare due candidati di sesso diverso. In molti mi dicevano che la mia, sarebbe stata una battaglia persa. Ma ostinatamente ci ho creduto anche quando il Consiglio regionale “decise di non decidere”, ed è noto come è andata a finire. Un decreto del Governo ha permesso finalmente anche ai pugliesi di poter scegliere sia un uomo sia una donna.
08/03/2021 14:43
In primo piano regionale
Letizia Airos: Non c'è più crescita economica senza equità di genere
8 marzo, si celebrano le donne. Non si può ricordare questa data senza pensare ai problemi che l’occupazione femminile sta affrontando, da più di un anno, a causa della pandemia. E’ un periodo in cui purtroppo, ancora una volta, proprio le donne subiscono i danni maggiori nel mondo del lavoro. Questo in Europa come negli USA, luogo dove sto scrivendo.
Il 98% di chi ha perso il lavoro quest'anno è donna. Lo dicono i dati Istat: su 101mila nuovi disoccupati, 99mila sono donne. La pandemia ha allargato il problema della disparità di genere, agendo in un contesto, italiano e globale, dove le disparità di genere nel mondo del lavoro erano una criticità già prima dell’emergenza sanitaria. Il gender pay gap mondiale, cioè la differenza tra il salario annuale medio percepito dalle donne e quello percepito dagli uomini, è intorno al 20%.
Il Covid ha evidenziato e amplificato alcuni di quegli aspetti critici già presenti all’interno delle nostre società. Come noto, la nozione di crisi, nella sua accezione corretta e più feconda, sembra coincidere con il significato semanticamente originario, ed evoca le idee di scelta, giudizio e risoluzione: in questo senso, crisi è un concetto che ha un legame importante con un pensiero critico, con il dover cercare criteri di giudizio e azione per far fronte a una situazione, appunto, critica.
Ho fatto l'imprenditrice per 33 anni, quando nel 1985 ho avviato la mia attività nel mondo del Packaging era essenzialmente per conciliare vita lavorativa e vita familiare, avendo 2 figli piccoli non potevo fare in modo diverso. Sono stati anni faticosi e difficili, anche perché come donna è molto più impegnativo fare l'imprenditore. Ma sono stati anche anni di tanta soddisfazione, io li chiamo gli anni d'oro, e purtroppo le future generazioni non avranno le stesse opportunità, per tanti motivi e il più importante è che è cambiato il mondo intero.
08/03/2021 12:04
In primo piano regionale
Valeria Maione: parità di genere per un Paese più produttivo e giusto
Ci siamo. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza che dovrà essere pronto per aprile ha già molti contenuti interessanti, ora da meglio definire e dettagliare affinché risultino, i progetti conseguenti, “concretamente perseguibili ed oggettivamente sostenibili”. Siamo consapevoli che la parola d’ordine debba essere trasparenza: su tempistica, costi, impatti e ricadute attese sul sistema paese e sul PIL in particolare. L’Europa anzitutto ce lo impone. Ed allora credo che ciascuno di noi per le proprie possibilità sia chiamato responsabilmente a dare un suo contributo di scienza e/o esperienza, contributo che mi appresto ad esporre.
Le prime donne della mia vita sono state Filomena, mia nonna, e sua sorella e mia prozia, Anna. Sono cresciuta con il loro esempio di donne già contemporanee all'epoca. Senza troppi giri di parole, con la loro sola presenza, mi hanno insegnato l’una ad ascoltare il cuore, l’altra a usare le parole. Nel corso della mia vita personale e professionale di donne ne ho incontrate e vissute tante. A ognuna di loro devo un pezzo che compone il mio mosaico. Di ciascuna porto il nome e la storia. Perché io stessa sono stata e sono ciascuna di loro.
08/03/2021 10:28
In primo piano regionale
Francesca Del Nero: per un risveglio consapevole delle donne
Ma come sarebbe il mondo senza le donne…anche solo per un mese? Immagino un mese sabbatico per tutte le donne del mondo! Tac, bacchetta magica, sparite, tutte in una volta, da un momento all’altro senza preavviso e senza un termine, solo loro sanno che spariranno per un mese mentre vanno da qualche parte a riflettere e rigenerarsi. Davvero, cosa ne sarebbe del mondo senza di loro? Un modo per fa sì che gli uomini se ne accorgano?
Parlare della donna è complesso. Provare a tirare le file della condizione femminile un'aspirazione da manuale, difficile. Quando si cerca di parlare di tutte, si finisce per non parlare di nessuna in particolare.
Dai primi riconoscimenti a oggi, la strada è ancora lunga: nel 1946 le donne votarono per la prima volta, nel 1948 la Costituzione stabilì l’uguaglianza tra i sessi e nel 1975 una legge decretò la parità di diritti tra marito e moglie.
08/03/2021 10:06
In primo piano regionale
Paola Cavallero: smettere di pensare che non ci danno spazio
Le donne non hanno ancora gli spazi che meritano ma questo non solo per "colpa" degli uomini, sarebbe riduttivo semplificare la realtà lavorativa/professionale femminile in un discorso polarizzante donne/uomini. La transizione verso un modello paritario è economicamente rilevante oltre che necessaria sul piano sociale: occorre una sempre più piena inclusione finanziaria al femminile, promuovendo la partecipazione attiva delle donne.
08/03/2021 09:55
In primo piano regionale
Anna Rita Montanaro: la tenacia delle nostre imprenditrici va sostenuta con aiuti concreti
La celebrazione della Giornata internazionale della donna – quest’anno molto più che in passato – deve assumere un ruolo diverso, meno celebrativo e più carico di riflessioni, utili a programmare una fase di rilancio economico che dovrà far seguito alla pesante crisi determinata dall’evento pandemico.
08/03/2021 09:46
In primo piano regionale
Roberta Caragnano: il Piano Nazionale per l'Occupazione femminile è la priorità
Un Piano Nazionale per l'Occupazione femminile per rimettere al centro dell’Agenda politica del Paese il lavoro e ripartire dal lavoro delle donne. Una proposta già avanzata nel recente passato - a margine della prima emergenza COVID-19, che ha travolto le economie degli Stati - e che deve rappresentare una priorità per l’Italia e i nostri decisori politici. Oggi più che mai è importante ribadirlo, perché nessuno resti indietro.
08/03/2021 09:35
In primo piano regionale
Roberta Zappalà: donne "in rete" alla ricerca dell'indipendenza perduta
«Le donne hanno bisogno di stare in contatto tra loro. Secondo Adrienne Rich, poetessa femminista americana "i legami tra le donne sono i più temuti, i più complessi e rappresentano la forza parzialmente più trasformatrice del pianeta". Questa interessante osservazione può spiegare il disagio che avvertono molti uomini quando le donne si ritrovano tra loro. Pensano che siamo lì a complottare, e in alcuni casi hanno ragione», così scrive Isabel Allende in Donne dell'anima mia (Feltrinelli 2020).
La dichiarazione dei diritti delle donne costituisce un primo documento storico nato per rivendicare la figura femminile e il suo ruolo. Le donne con il passare del tempo sono riuscite a divenire una risorsa importante e a rappresentare, tra storia e culture, il quadro di una societa’ nei suoi lenti e faticosi cambiamenti.
E' arrivato anche questo 8 marzo, e ogni volta che sento il bip del cellulare e ricevo gli "auguri per la festa della donna", un brivido freddo mi scorre sulla schiena. Brivido che si fa ancora più freddo quando sento la strumentalizzazione politica che tende più a svilire che non a valorizzare un tema molto importante come quello della garanzia di parità di genere.
08/03/2021 08:55
In primo piano regionale
Barbara Cacciolari: al fianco delle donne in un mondo che pensa ancora al maschile
Mi sono incamminata senza pensare dove stessi andando, in cerca della mia amata libertà. Nel suo nome ho percorso chilometri di strade tortuose, difficili, talvolta impraticabili ma tenacemente attraversate, guidata dalla consapevolezza che la mia Libertà è anche quella di tante donne che, talvolta, neanche la conoscono.
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