In primo piano nazionale
Marcora, sostegno delle cooperative: scattano i termini
Apre lo sportello per accedere al nuovo regime di aiuto volto a rafforzare il sostegno pubblico alla nascita, al consolidamento e allo sviluppo di società cooperative di piccola e media dimensione. La nuova Marcora estende a tutti i settori economici la possibilità di accedere a finanziamenti a tasso zero, a totale copertura degli investimenti e viene innalzato fino a 2 milioni di euro l'importo massimo concesso.
08/04/2021 10:41
In primo piano regionale
Il turismo riparte il 2 giugno, partendo dalle isole covid-free
Prime schiarite all'orizzonte per la prossima stagione estiva, il turismo accoglie con speranzosa attesa le dichiarazioni fatte dal Ministro Garavaglia a La7.
In primo piano regionale
Massimiliano Ruzzeddu: sostenere i talenti e la leadership femminili
Empowerment o Emancipazione? Il termine italiano non rende giustizia ad un movimento, quello delle donne, che è andato ben oltre la semplice emancipazione.
Presentato oggi dall'ISTAT il nono Rapporto sulla competitività dei settori produttivi, edizione 2021, che ci consegna un quadro informativo dettagliato e tempestivo sulla struttura, la performance e la dinamica del sistema produttivo italiano in questo periodo di crisi.
In primo piano regionale
Rapporto Banca-PMI in era Covid
Con i risultati disastrosi e il calo vertiginoso dei fatturati a causa del Covid, le banche su quali presupposti erogheranno ulteriore credito? Cosa potrebbe accadere nel caso in cui la moratoria in scadenza al 30 di giugno non venisse prorogata?
In primo piano regionale
Pressione fiscale, mai così alta dal 2014
Quanto emerge dal rapporto dell’Istat relativo al quarto trimestre del 2020, circa la pressione fiscale in Italia, ci pone di fronte ad un quadro assolutamente allarmante registrando, con un aumento pari al 52,0%, il dato più alto dal 2014.
In primo piano regionale
Teletrade: effetti Brexit su export Made in Italy
Le esportazioni Made in Italy nel Regno Unito, complice la Brexit e la pandemia Covid, sono crollate del 38,3%. Inevitabile il calo della domanda in Europa.
Quale è il reale meccanismo di applicazione delle nuove normative di vigilanza sugli sconfinamenti continuativi? Come poter evitare le conseguenze a cui andrebbero incontro gli imprenditori? Si potrà continuare a fare ricorso al factoring? Potrebbe esserci il rischio che questa fondamentale fonte di sostegno finanziario per le aziende venga svuotata di appeal?
Finalmente il 22 marzo u.s. è stato pubblicato il D.L. n. 41, il così detto decreto sostegni. Il decreto interviene con 30 miliardi per cercare di “sostenere” imprese e cittadini provati e al collasso a causa della pandemia e dei provvedimenti restrittivi che tutti conosciamo. La cifra stanziata è notevole, rappresentando più del valore di una finanziaria, ma chiaramente insufficiente per lenire le ferite dovute ad un anno di pandemia e conseguenti restrizioni.
Il decreto “Sostegni”, si presta naturalmente a molte considerazioni. In via preliminare osservo che nonostante alcuni aggiustamenti migliorativi in sede di dibattito all’interno dell’Esecutivo, la “potenza di fuoco” della misura di sostegno vera e propria è piuttosto limitata.
Il decreto sostegni, approvato dal governo Draghi, comprende una serie di iniziative che dovrebbero avere una ricaduta sulla collettività ma i cui ritorni, ad oggi, non sono ben chiari. La prima sensazione, sentendo le aziende, è che si tratti di un decreto che non incida in maniera rilevante sull’economia poiché l’allargamento della platea dei beneficiari comporta inevitabilmente risorse in netta diminuzione.
Ci troviamo in un momento storico molto complesso, dove oltre ad una crisi morale siamo stati catapultati senza preavviso nella più grande crisi economica mondiale dal secondo dopoguerra. E questo evidentemente con delle grosse conseguenze e delle grosse responsabilità, e non possiamo permetterci di essere indifferenti e di lasciare andare a rotoli il nostro Paese.
27/03/2021 10:47
In primo piano regionale
Anna Rita Montanaro: risorse aggiuntive per i ristori e aiuti "concreti" da parte di Regione e Comuni
Ancora una volta le aspettative degli imprenditori del commercio sono state disattese. Il decreto-sostegni, così come emerge con chiarezza giorno dopo giorno, si basa su risorse assolutamente insufficienti e questo rende impossibile la programmazione di una fase di ripresa delle attività commerciali, a partire da quelle più colpite da oltre un anno di misure restrittive imposte dall’emergenza sanitaria.
In primo piano regionale
Fiavet Ivana Jelinic: incontro con Massimo Garavaglia
Nel Ministro Massimo Garavaglia abbiamo trovato un interlocutore estremamente attento e già addentrato nelle nostre problematiche”. Ivana Jelinic, presidente di Fiavet Confcommercio, è fiduciosa dopo l’incontro, assieme alle altre associazioni di categoria. Abbiamo cercato di sottoporre al ministro tutta una serie di istanze per noi fondamentali in questa situazione e abbiamo avuto ampia rassicurazione dal Ministro che nelle prossime settimane cercheremo di trovare, confrontandoci, le soluzioni ideali per affrontare le nostre esigenze.
Alcune sequenze riflessive per affrontare questo passaggio, ancora dalla durata incerta, e superare la crisi economica dovuta al coronavirus. A distanza di un anno le imprese che sono state costrette, per la sicurezza nazionale, a chiudere, o a lavorare parzialmente, si ritrovano "punto a capo!". Le imprese, se messe nelle condizioni, con il proprio lavoro possono "riportarsi in salvo" perché sono "educate" alla lotta e alle difficoltà. Ora pensiamo seriamente a cosa si deve fare. Quali le azioni da porre in atto, immediatamente, per garantire la sopravvivenza di intere filiere produttive.
In primo piano regionale
Fabrizio Luongo: serve reale strategia per micro e piccole imprese
Auspico che il Governo nella messa a punto del PNRR, tenga conto di quelle che sono le caratteristiche del tessuto imprenditoriale regionale e italiano, dove il 94% delle aziende sono Pmi con meno di 9 addetti e si conta un’attività ogni 7 abitanti. Quindi che non ci siano vincoli di destinazione dei fondi in base alle dimensioni delle aziende, che ci sia velocità di esecuzione e chiarezza nell’individuazione delle opere. Con un monitoraggio dell’esecuzione che coinvolga le Camere di Commercio che sono sintesi delle Parti Sociali del territorio. Riduzione drastica del cuneo fiscale sul costo del lavoro dipendente, trasformare il reddito di cittadinanza in reddito di apprendistato, consentire l'accesso al credito alle imprese.
In primo piano regionale
Franco Colombo: il Decreto Sostegni, un'occasione mancata o una delusione annunciata?
Pur evidenziando gli aspetti positivi del Decreto Sostegni, i miliardi di euro stanziati vengono polverizzati in contributi risibili che non servono a migliorare la situazione. Persa l'occasione di utilizzare i 32 miliardi come garanzia per dare la possibilità alle imprese, e ai professionisti, di accedere ad un finanziamento a tasso zero a 10 anni e con un preammortamento di 2 anni per dare liquidità a quelle aziende che hanno bisogno di risorse per ripartire e investire.
E’ il momento delle proposte, che devono arrivare da chi vive in prima persona il dramma economico o da chi ha il compito di rappresentare interessi comuni e condivisi. Proposte che devono girare, devono avere voce e cassa di risonanza anche grazie agli organi di informazione, che alle volte sono forse troppo appiattiti su ciò che “si vuole narrare”. Continueremo a dare voce a chi ha qualcosa da dire e che trova difficoltà ad essere ascoltato, a chiunque possa contribuire, senza utopie, a far ripartire il nostro Paese.
Notizie dai partners
Salvare il turismo del 2021: tra passaporto vaccinale e luoghi Covid free
Salvare il sistema turistico nazionale in vista dell’estate 2021. L’assenza di stranieri in vacanza nel nostro Paese è costata 11,2 miliardi (ben 23,3 milioni di viaggiatori in meno) secondo una stima di Coldiretti su dati Bankitalia. Un vuoto che l’anno scorso ha lasciato strascichi pesanti in tutto il comparto del turismo (alberghi, ristoranti, negozi di souvenir, musei ecc…).
In primo piano regionale
Paola Cavallero e Roberto De Vito: contributi propositivi
Se si conducono all’"asfissia" le imprese sarà lo Stato a doversi occupare delle ferite, pena il conflitto sociale, conflitto che ucciderebbe il padre (il leviatano) e la classe dirigente che lo rappresenta. Il rischio è che si giunga al "colpo di grazia" definitivo per alcuni comparti economici e per molti soggetti che hanno intrapreso un’attività economica in forma societaria nel 2019. Su queste coraggiose imprese "neocostituite" proponiamo un contributo propositivo di modifica al Decreto.




